Liù Lamperti: “Basta attacchi subdoli ai bed & breakfast”

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Liù Lamperti, liernese, presidente dell'associazione che riunisce numerosi B&B delle province di Lecco e Como.
Liù Lamperti, liernese, presidente dell’associazione che riunisce numerosi B&B delle province di Lecco e Como.

LIERNA – “E’ sconfortante leggere ogni anno le solite obiezioni, generalmente frutto di interviste a qualche albergatore che, bontà sua, dichiara di non essere “pregiudizialmente contrario all’apertura dei bed & breakfast” e al tempo stesso dispensa consigli ovvii sull’importanza della preparazione all’ospitare. Io mi chiedo se questa nozione sia presente in tutti gli albergatori o se non sia invece frutto di una cultura del turismo spesso assente nel nostro territorio. Non soltanto i B&B devono “saper ospitare” ma anche i baristi, spesso scorbutici e poco preparati, i ristoranti che rifiutano i clienti dopo le 21 in piena stagione turistica e gli albergatori, che vorrebbero avere il monopolio del turismo senza pensare a progetti più ampi per il territorio”.

Liù Lamperti, liernese, presidente dell’associazione dei bed & breakfast delle province di Lecco e Como, interviene nel dibattito che ogni anno, più o meno sempre di questi tempi, si apre sulla stampa e tra gli operatori turistici relativamente all’andamento della stagione estiva e appunto sul ruolo svolto dai B&B.

“Conosciamo anche noi – dice – i numeri in aumento delle strutture di B&B e pensiamo che questa offerta sia apprezzata sia per l’originalità della proposta sia per i luoghi in cui viene offerta ospitalità. La maggioranza dei bed & breakfast si trova in piccoli villaggi, in comuni spesso non raggiunti da nessun’altra struttura ricettiva. Hanno in media 2 o 3 camere e contribuiscono con la loro attività sia a far conoscere territori spesso non promossi turisticamente sia a migliorare l’economia locale. Soltanto il 20% dei B&B offre 4 camere in località prestigiose o sono presenti nelle città di Lecco e di Como. Tutti gli altri, dunque l’80%, svolgono un servizio molto stagionale. Ecco perché dico che occorre cercare di distinguere, prima di generalizzare”.

Liù Lamperti ricorda che questa attività è considerata dal legislatore “una integrazione al reddito”, in quanto spesso aprire la propria casa al turista vuol dire migliorare un reddito basso, quando non addirittura un’improvvisa mancanza di reddito.

Bed-&-breakfast“La fantasia – osserva – porta spesso a immaginare grandi guadagni o facilitazioni milionarie. La nostra associazione non è arroccata nella mera difesa della categoria, ma non accettiamo i continui e subdoli attacchi che vogliono incidere sull’opinione pubblica, creando sfiducia e sospetto”.

Liù Lamperti si dice quindi ben disposta , unitamente ai colleghi dell’associazione da lei presieduta, a partecipare a progetti e a iniziative che coinvolgano i vari soggetti che operano nel campo del turismo, per far sì che proprio il turismo sul lago e nelle nostri valli “non si riduca a prodotto di nicchia riservato ad alcuni alberghi, ma sia invece un grande progetto che dia modo di incrementare sempre più le presenze, con offerte ricettive varie e qualificate”.

Di qui l’annuncio dell’organizzazione nel prossimo mese di novembre di un corso sull’apertura dei B&B e su ciò che questo comporta, proposto in collaborazione con la Provincia di Lecco.

“Inizieremo poi il nuovo anno – conclude Liù Lamperti – con la stampa delle cartine del Lago di Como che forniremo a tutti gli uffici di Informazione e accoglienza turistica”.