OLGINATE – Un calcio balilla umano, una strada da colorare, una scacchiera gigante e un tavolo da ping-pong: sono questi i giohi che hanno invaso il centro di Olginate, domenica pomeriggio, quando i piccoli cittadini hanno avuto l’occasione di scoprire, con via sant’Agnese e via Don Carlo Galli chiuse al traffico, un inaspettato parco giochi a cielo aperto, in occasione di “Una strada per giocare” appuntamento fisso, da anni, per tutti gli olginatesi.
Una manifestazione, organizzata da Tavolo Adulti, che ha visto coinvolte numerose associazioni della zona, quali: la Pro Loco di Olginate, il piedibus, Scuolaboriamo, la polisportiva di Garlate e l’Olginatese che, in collaborazione con l’amministrazione comunale, hanno trasformato il centro storico di Olginate per garantire ai più piccoli un pomeriggio volto a riscoprire momenti di divertimento e svago con le attività tipiche dei tempi dei loro nonni, legate alla semplicità e ai valori della solidarietà e dell’integrazione.
Solidarietà che ha contraddistinto l’intera giornata di domenica, infatti dalle 12.30 alle 15.00 si è tenuto un pranzo comunitario sotto il teatro Jolly a base di polenta e pasta, il cui ricavato è stato destinato alle popolazioni terremotate; la raccolta fondi è proseguita anche nel pomeriggio con la vendita dei “mattoni” del muro della solidarietà, disegnati dai piccoli alunni della scuola primaria “Rodari”.
“Oggi il nostro muro crolla simbolicamente – hanno spiegato i piccoli alunni – ma il nostro è un crollo che non fa paura, è un crollo di solidarietà e amore, destinato ai nostri coetanei colpiti dal terremoto, coetanei a cui non è stato garantito il diritto fondamentale di avere una scuola e una casa sicura e che ci sentiamo in dovere di aiutare”.
“Vorrei ringraziare tutti dal dirigente scolastico alle famiglie per arrivare a voi alunni – ha commentato il sindaco di Olginate Marco Passoni – abbiamo deciso di metterci insieme e di raccogliere fondi da destinare a chi sta peggio di noi; fino a questo momento abbiamo raccolto, grazie al pranzo comunitario già mille euro con più di 200 commensali presenti, è un piccolo mattoncino, ma siamo consapevoli che non ci fermeremo qua, continueremo con altre iniziative per raccogliere altri fondi da destinare a progetti per bambini e ragazzi, per interventi su edifici scolastici o per curare i traumi che i più piccoli hanno subito per il terremoto“.
Terminata la vendita dei mattoncini, i presenti hanno potuto riscaldarsi con tè caldo, cioccolata, pane e nutella e molti dolci, i più piccoli invece hanno potuto riprendere i giochi che si sono conclusi in serata.
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