Ponte Manzoni: due soluzioni per la 3° corsia. Lavori nel 2017

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Il capo compartimento di Anas Lombardia, Giuseppe Ferrara, e il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro
Il capo compartimento di Anas Lombardia, Giuseppe Ferrara, e il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro

 

LECCO – I soldi già ci sarebbero, 8 milioni di euro che Anas stanzierà come intervento di manutenzione per realizzare la terza corsia sul Ponte Manzoni: è quanto emerso lunedì nel corso della visita a Lecco del sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, giunto nel capoluogo manzoniano per visionare il cantiere della nuova Lecco Bergamo e fare il punto con la politica locale dei futuri interventi viabilistici nel lecchese.

Quello della terza corsia sul Terzo Ponte è ora sicuramente tra più attesi per superare l’attuale disposizione, giudicata da più parti come insicura, dello svincolo di Pescate; insicura e causa di incolonnamenti che si riversano sui paesi della sponda pescatese.

 

La prima soluzione: l'allungamento dell'attuale corsia di ingresso al ponte
La prima soluzione: l’allungamento dell’attuale corsia di ingresso al ponte (clicca per ingrandire)

 

Ho personalmente osservato la situazione – ha spiegato il sottosegretario – la corsia d’ingresso è stretta, corta, pericolosa per chi si immette nella strada statale. E’ assolutamente giusto ampliarla, proporrei di fare lo stesso per la carreggiata sud”.

I lavori potrebbero partire nel 2017 ha annunciato il capo compartimento regionale di Anas, Giuseppe Ferrara che ha colto la proposta del sottosegretario: “Un assist fantastico – ha commentato – speriamo di poter progettare la terza corsia per l’opposta carreggiata già nel 2017. Anas sta affrontando un deficit manutentivo con interventi difensivi, vedi la campagna ‘basta buche’, e di miglioramento della qualità delle strade chiedendo al governo 17 milioni di euro per la SS36. Il Ponte Manzoni rientra in quest’ultima categoria”.

 

Le verifiche effettuate dagli esperti del Politecnico
Le verifiche effettuate dagli esperti del Politecnico con Anas

 

La progettazione è affidata agli esperti del Politecnico che nelle scorse settimane hanno effettuato diverse verifiche sotto il ponte, ai piloni, e sopra il ponte, in orario notturno con la strada chiusa. Due le ipotesi di intervento, come ha spiegato il prof. Carmelo Gentile:

“Un’unica corsia che si allungherebbe dallo svincolo di Pescate a quello del Bione, una soluzione compatta che andrebbe a creare una carreggiata larga 14 metri che implicherebbe però un adeguamento sismico dell’intera struttura. La seconda soluzione prevede invece l’affiancamento alla struttura esistente di una seconda, una corsia a sé stante tra i due svincoli. In questo caso non ci sarebbero complicazioni rilevanti”.

La seconda soluzione: una corsia aggiuntiva alle due attuali
La seconda soluzione: una corsia aggiuntiva alle due attuali (clicca per ingrandire)

 

Nel secondo caso l’uscita del Bione raddoppierebbe, con l’attuale corsia di uscita alla quale si aggiungerebbe la nuova. Possibile che il traffico diretto al Bione e quello destinato a proseguire verso Sondrio vengano divisi da barriere mobili per separare i flussi di traffico. La seconda soluzione è sarebbe oltretutto compatibile con lo stanziamento già previsto da Anas.

L’esperto del Politecnico ha rassicurato sull’intenzione di preservare l’attuale profilo del ponte evitando interventi gravosi dal punto di vista dell’ambiente.

 

La seconda soluzione raddoppierebbe lo svincolo in uscita al Bione
La seconda soluzione raddoppierebbe lo svincolo in uscita al Bione

 

Il sindaco di Pescate, Dante de Capitani, presente all’incontro in Provincia, ha fatto sapere di essere soddisfatto e allo stesso tempo ha chiesto il coinvolgimento della propria amministrazione comunale nella fase progettuale e dei lavori: “Da tre anni siamo in prima linea denunciando i disagi viabilistici che si riversano sul nostro Comune”.

 

Il sindaco De Capitani, a destra, insieme al sindaco di Mandello e Abbadia
Il sindaco De Capitani, a destra, insieme al sindaco di Mandello e Abbadia