Rancio. Oto Lab apre agli artisti, i talenti lecchesi raccontano l’ex opificio

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LECCO – “Io ho 120 anni”. Comincia così il video realizzato all’interno dello spazio Oto Lab di Rancio e lanciato sui social lunedì 26 novembre. Un progetto che ha riunito nell’ex opificio di via Mazzucconi tanti giovani talenti lecchesi, diretti dal regista meratese Daniele Riva.

“Il video nasce dall’idea di raccontare questo spazio mettendo in luce la sua caratteristica principale: la duttilità – racconta il regista Daniele Riva -. Da spazio per eventi culturali, artistici e privati, a location per video e shooting fotografici. Le possibilità di utilizzo non mancano e i 2 mila metri quadri a disposizione permettono di dare libero sfogo alla fantasia”.

Ed è proprio quello che è successo per la realizzazione di questo video, a cui hanno preso parte alcune giovani eccellenze del territorio: l’artista Nicolò Tomaini, la ballerina acrobatica Cristina Geninazzi, la modella Barbara Bonaiti, il fotografo Tobia Scandolara, la ballerina classica Arianna Bonacina, il dj Marco Menaballi, il tatuatore Matteo Tocchetti, la blogger Gaia Rota e una spericolata crew di skaters. Un gruppo talentuoso e variegato che ha dato vita alle serie di scene concatenate in questo racconto per immagini, musica e parole.

A fare da “scatola magica” ci ha pensato lo spazio Oto Lab, primo vero tentativo in città di dare nuova forma e nuova vita a una vecchia struttura industriale. “Il video contiene il messaggio che desideravamo trasmettere – ribadisce architetto Giovanni Rusconi, responsabile del progetto Oto Lab -. Un nuovo modello di rigenerazione urbana non è solo possibile, ma oggi è concreto, e oltre a salvaguardare un pezzo fondamentale della storia della nostra città, rappresenta anche un’interessante possibilità per le giovani generazioni”.