“Slow food” ad Abbadia tra Museo setificio e… missoltini

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ABBADIA LARIANA – “Slow food” di Lecco-Monza Brianza, “capitanato” dalla responsabile Michela Brivio , ha fatto tappa sabato 7 maggio ad Abbadia Lariana. L’iniziativa, denominata Degustiamo il nostro lago, ha portato una trentina di appassionati di cibo “slow”, ma non solo, alla scoperta delle ricchezze appunto di Abbadia.

Non poteva dunque mancare la tappa al Civico museo setificio Monti, con gli ospiti che hanno oltremodo gradito la visita.

Slow-food_Abbadia_2016 (4)“Quando si parla di radici del cibo locale – osserva l’assessore alla Cultura, Laura Mandelli – non si può del resto non intrecciarsi a un discorso più ampio, comprendente tutti gli aspetti della vita sociale, dal passato fino al presente”.

Molto apprezzata, naturalmente, la piccola sala del museo dove è stata ricostruita una tipica sala da pranzo del secolo scorso.

Una volta completato il giro al museo la comitiva si è recata dal pescatore Flavio Valassi, nella sua abitazione sul lungolago. Qui Flavio, uno tra i pochi pescatori ancora in attività, ha spiegato il proprio lavoro dell’uscire in barca, mettere le reti la notte, tornare a riprenderle e pulire il pesce pescato.

Una tradizione antica, per la famiglia Valassi, che fa questa professione da generazioni. Particolare attenzione è stata posta alla preparazione dei “musultin”, specialità culinaria tipica del Lago di Como.

Ultimate le spiegazioni il gruppo è entrato nel vivo dell’argomento che interessa specificamente l’associazione, impegnata come noto a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce e in armonia con l’ambiente e gli ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali, degustando direttamente da Flavio polenta e missoltini e continuando con un pranzo all’Osteria “Sale e tabacchi”.

“Una bella opportunità per il nostro paese – afferma sempre l’assessore Mandelli – che ha dato modo di far conoscere a un gruppo di veri “cultori” le peculiarità di Abbadia Lariana. L’approccio “slow” verso il cibo, in un mondo che va sempre più di fretta, è sicuramente un approccio giusto anche verso la conoscenza della cultura locale e del paesaggio. Il tutto incorniciato da una bella giornata di sole, che ha dato modo alla comitiva di “degustare” anche la passerella a lago”.