Turismo, Ferrara: “Oltre a lamentarsi, Beri proponga qualcosa di utile”

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Il turismo in Centro Lario è oggetto in queste settimane di dibattito tra pubblici amminstratori, operatori economici e i proprietari delle più prestigiose ville del lago.
Il turismo in Centro Lario è oggetto in queste settimane di dibattito tra pubblici amministratori e operatori economici.

 

VARENNA – “Credo che Beri abbia preso un completo abbaglio. Dove stia scritto che gli operatori si dovrebbero “adeguare” a un allungamento imposto della stagione turistica, infatti, mi sfugge”.

A Paolo Ferrara, coordinatore del Distretto turistico del Centro Lario, non è piaciuta la presa di posizione del presidente di Federalberghi Lecco, Severino Beri, a seguito di quanto scaturito dall’incontro che a fine febbraio aveva riunito a Bellagio, proprio per iniziativa del Distretto, i pubblici amministratori del Centrolago, i proprietari di alcune tra le più prestigiose ville sempre del bacino centrale del Lario e i responsabili della Navigazione Laghi.

In quella sede – constatata la disponibilità da parte delle ville a garantire l’apertura sino a metà novembre, con aperture giornaliere oppure nei week-end delle prime due settimane del mese autunnale, e visto il proposito manifestato da alcune dimore di voler sperimentare aperture nei week-end sino alle festività di fine anno – il Distretto turistico aveva ottenuto dalla Navigazione la disponibilità a valutare la fattibilità di un prolungamento della circolazione della navetta Centro Lario appunto sino a metà novembre, per poter assecondare i visitatori delle ville e lo sforzo di queste ultime rappresentato come detto dalle ulteriori aperture.

Paolo Ferrara
Paolo Ferrara

Beri aveva però così commentato l’esito di quell’incontro: “Pensare di discutere di un potenziamento della stagione turistica senza coinvolgere nella discussione le imprese e le associazioni di categoria non mi sembra il massimo”.

“Da parte nostra – aveva aggiunto il presidente di Federalberghi – c’è la massima disponibilità a discutere su come valorizzare il territorio e vediamo chiaramente di buon occhio l’allungamento dell’apertura delle ville o l’incremento delle corse dei battelli, così come è positivo che i Comuni e la politica si interessino al turismo”.

Sempre a giudizio di Beri “non si può pensare di progettare qualcosa senza gli operatori né pensare di imporre agli imprenditori quando devono tenere aperte le loro strutture”. Da qui la considerazione secondo cui “se oggi molti chiudono da ottobre a marzo è perché non hanno un ritorno economico adeguato”.

Sull’argomento torna ora intervenire, come detto, il Distretto turistico del Centro Lario tramite appunto il suo coordinatore. “Dopo l’incontro di Bellagio – spiega Paolo Ferrara – avevamo detto che il Distretto turistico ha accolto con soddisfazione la disponibilità che tutte le ville e i giardini del nostro territorio hanno generosamente offerto per “allungare” le aperture sino a metà novembre e qualcuno anche oltre, proprio perché anche chi arriva da noi in bassa stagione deve avere la possibilità di gustare la bellezza che ci circonda”.

“Crediamo che questo segnale significativo – aggiungevamo al riguardo – possa venire accolto positivamente dai nostri operatori turistici e economici, che ultimamente decidono sempre più di “tenere aperto” anche in mesi per loro una volta spenti, senza sacrifici gratuiti”.

“Il nostro sforzo – specificavamo – è di poter creare le condizioni per un giusto e graduale equilibrio del sistema, anche a vantaggio dei nostri concittadini”.

Ferrara aggiunge: “Probabilmente queste giornate uggiose di fine inverno, e lo dico con tono amichevole, hanno accresciuto il noto crepuscolarismo del presidente di Federalberghi, sempre propenso a vedere il bicchiere… mezzo vuoto. Che poi riconosca che la politica possa occuparsi di turismo, ci rende molto più sereni e lo ringraziamo”.

“Sarebbe opportuno che però ogni tanto – osserva sempre il coordinatore del Distretto, che ricopre anche la carica di assessore al Turismo a Varenna – oltre a recriminare o a lamentarsi in modo un pochino qualunquistico, come in questa occasione, Beri proponesse qualcosa di utile e concreto. Gli amministratori del Centro Lario i loro passi li hanno fatti. Riconoscono il valore fondamentale degli operatori economico-turistici, senza i quali il turismo non si potrebbe innervare di energia, ma detto ciò non si può non cogliere con piacere la novità che vede negli ultimi anni un consolidamento della presenza di turisti sul Lario anche nei mesi di fine anno. Un fenomeno, a nostro avviso, di cui rallegrarsi e da accompagnare con cura”.

Ferrara così concude: “Cosa facciamo? Restiamo con le mani in mano? O creiamo ad esempio le condizioni per cui un operatore non si debba trovare da solo, se eventualmente deciderà di “tenere aperto”, ad affrontare questa novità? Beh, se già questa non è collaborazione con gli operatori! Poi, certo, a ognuno la sua: Beri afferma che “chi fa impresa non è uno sciocco” e concordo pienamente! Ma con franchezza, Beri si ricordi che nemmeno gli amministratori pubblici lo sono. A parte le naturali eccezioni in entrambi i campi, ovvio!”.