Blitz anti-Camorra: a Casatenovo la figlia e il genero del boss

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CASATENOVO – Abita nel lecchese la figlia del boss Giuseppe Esposito, al centro della maxi operazione compiuta in mattinata dai carabinieri di Monza in ben 7 province italiane e leader di un’associazione a delinquere macchiata di gravi crimini come rapine, furti, estorsioni, traffico di stupefacenti e usura.

Perquisizioni, arresti in tutta Italia e  lunedì’ mattina i carabinieri hanno bussato anche alle porte di un’abitazione di Casatenovo per notificare ad Antonietta Esposito l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre  il marito Giuseppe Gallo è stato tratto in arresto dai militari.

Una banda pericolosa quella sgominata dai carabinieri: Esposito, 61enne soprannominato “Peppe u’curtu”, sarebbe infatti legato al sanguinario clan camorristico dei Gionta, operante a Torre Annunziata. La figlia 25enne, raggiunta dai carabinieri di Monza supportati da una pattuglia dei colleghi di Merate, sarebbe stata a conoscenza delle attività illecite del padre ma non avrebbe assunto un ruolo da determinarne gli arresti; posizione ben più seria per quanto riguarda il marito, di 26 anni, per il quale sono scattate le manette.

L’operazione, denominata “Briantenopea” è stata portata a termine su ordine della Procura di Monza, con 43 indagati di cui 35 già condotte in carcere. Tra questi anche l’ex assessore monzese Giovanni Antonicelli, che secondo gli inquirenti avrebbe gestito appalti a favore della aziende delle aziende vicine al boss.

Antonicelli non è l’unico politico incastrato dai militari: nei guai è finito anche Renzo Di Biase, ex consigliere comunale Pdl a Milano, per il quale sarebbe stato ipotizzato lo scambio di voti in cambio di soldi; si parla di 20 -30 euro a preferenza.