Il ministro Lupi a Esino: “Cambiamo, oppure lo tsunami ci travolgerà”

Tempo di lettura: 6 minuti
Da sinistra Alberto Denti, Giovanni Dell'Era, il ministro Maurizio Lupi, Daniele Nava e Carlo Signorelli
Da sinistra Alberto Denti, Giovanni Dell’Era, il ministro Maurizio Lupi, Daniele Nava e Carlo Signorelli

ESINO LARIO – Era stato invitato a Esino Lario anche per toccare con mano la non facile situazione viabilistica con cui i lecchesi sono costretti a convivere da decenni e in effetti Maurizio Lupi è giunto in Valle in ritardo.

“Arrivo da Dongo e ho sperimentato la difficoltà dei collegamenti stradali – si è giustificato – ma non da oggi sono consapevole che anche su questo fronte è indispensabile invertire la rotta. Le cose devono cambiare, perciò occorre avere coraggio e lavorare con senso di responsabilità, nella consapevolezza che stiamo giocando la partita del nostro futuro. O la vinciamo, oppure lo tsunami ci travolgerà inevitabilmente. Sì, o la vinciamo insieme oppure moriamo tutti”.

DSC_1191E’ finito il tempo delle promesse non mantenute. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ne è consapevole e, guarda caso, una delle promesse fatte ai lecchesi giusto un anno fa riguardava proprio la viabilità e in particolare la data in cui sarebbe stata riaperta la galleria Monte Piazzo sulla Statale 36.

“Avevamo preso l’impegno a ultimare questo intervento entro giugno – ha detto – e stasera leggo insieme a voi una nota in cui il presidente e amministratore delegato dell’Anas, Pietro Ciucci, mi comunica che ci sono due settimane di ritardo e che in ogni caso i lavori finiranno entro il prossimo 15 luglio”.

E’ candidato per il Nuovo Centro Destra alle elezioni europee del 25 maggio, Maurizio Lupi. E venerdì 9 maggio è arrivato nell’unico paese del Lecchese destinato a essere commissariato perché nessuno ha presentato la propria candidatura a sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale. “C’è sfiducia nelle istituzioni – ha ammesso il ministro – e il disagio percepito dai cittadini è evidente. Ecco perché è indispensabile, adesso o mai più, passare dalle parole ai fatti, rispondendo ciascuno delle proprie responsabilità . Io credo nei piccoli comuni e nel loro ruolo. E credo nelle comunità, senza le quali il Paese non può essere unito”.

Subito dopo ecco un altro riferimento al tasto dolente della viabilità e delle infrastrutture. “Dobbiamo fare di più per questo territorio – ha detto – ma soprattutto dobbiamo pensare a progettazioni integrate, perché questa è la sola strada percorribile, in ogni campo. Pensate che oggi in Italia vi sono 1.100 aziende di trasporto pubblico locale su un totale di quasi 9.000 comuni. Questo è assurdo ed è un modello che non può più funzionare. Integrare, lo ripeto, deve essere la parola d’ordine. Ci vuole anche coraggio, per farlo, ma non c’è altra strada”.

DSC_1209Quindi un altro riferimento al territorio lariano: “Oggi in provincia di Lecco, ma pure in quella di Como, il sistema dei servizi ai cittadini e quello delle imprese paga una competitività negativa. Ecco perché dico che occorre avere il coraggio di cambiare, mettendo in campo un disegno unico e complessivo”.

“E la Pedemontana?”, è stato chiesto al ministro dei Trasporti. “Il Governo la ritiene una struttura fondamentale e in quanto tale da realizzare – è stata la risposta di Lupi – e vi dico anche che il progetto usufruirà dei vantaggi fiscali previsti per le opere strategiche. Insomma andremo avanti con forza, nonostante l’uscita del sindaco di Milano Pisapia, che ha detto di considerarla un’opera inutile”.

DSC_1204A introdurre l’incontro, svoltosi nel teatro della scuola materna del paese, era stato – in veste di padrone di casa – il sindaco di Esino, Giovanni Dell’Era. “E’ vero, non abbiamo nessuna lista – ha detto il primo cittadino uscente – ma ai miei concittadini voglio dire che questo è soltanto un momento di mancanza… di spirito. Ci risolleveremo e torneremo a essere in prima linea”.

“Io in ogni caso – ha aggiunto – a conclusione del mio mandato quinquennale voglio ringraziare la Provincia e in prima persona il suo presidente Daniele Nava (a sua volta presente all’incontro pubblico, ndr), perché ho sempre trovato in lui grande disponibilità. L’unica cosa è che forse sarebbe importante avere un po’ più di attenzione alla situazione viabilistica del nostro territorio…”.

E lui, il presidente Nava, di recente nominato sottosegretario regionale alle riforme istituzionali e agli enti locali (in questa veste quella di Esino è stata per lui la sua prima uscita pubblica), ha parlato della scure che si è abbattuta sulle Province, con i ripetuti tagli ai fondi destinati a questo ente. “Quello che è avvenuto e che sta avvenendo è preoccupante – ha affermato – perché ci ha costretto a fare scelte anche dolorose che hanno penalizzato molti cittadini magari proprio dei comuni più piccoli. Le hanno praticamente distrutte, le Province, e oggi tutte quelle della Lombardia, Lecco inclusa, sono in dissesto finanziario perché non più tardi di un mese fa è stato deciso un ulteriore taglio”. “Vorrei sbagliarmi – ha aggiunto Nava – ma temo che prossimamente qualcosa di simile toccherà anche alle Regioni”.

DSC_1220Il sottosegretario regionale ha detto di immaginare una prossima riforma degli enti locali. “Ma prima di pensare a qualsiasi riforma – ha detto a chiare lettere – occorre ripensare ai ruoli che saranno chiamate a svolgere Province e Regioni e di conseguenza al riordino delle varie competenze. Quel che è certo è che non sarà facile assicurare tutti i servizi, perciò dovremo metterci testa e cuore per  non fare danni”.

Daniele Nava ha anche spezzato una lancia in favore dei pubblici amministratori. “Oggi chi accetta ancora di impegnarsi in prima persona per gestire la cosa pubblica nei piccoli comuni – ha spiegato – di fatto fa a tutti gli effetti un’azione di volontariato sociale ma ciò che più conta, guardando avanti, è che ad amministrare un territorio sia chi ha la legittimazione popolare per farlo, perché soltanto chi è eletto dai cittadini deve poter fare le scelte che ritiene più idonee per la propria comunità. In caso contrario saremo tutti più poveri, anche e soprattutto nel cuore”.

DSC_1217L’intervento di Nava era stato preceduto dagli indirizzi di saluto del presidente della Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, Alberto Denti, e di Carlo Signorelli, sindaco di Perledo e assessore provinciale. “Ciò che oggi conta forse più di ogni altra cosa – aveva detto Denti, che è anche sindaco di Parlasco – è ridare alla gente l’entusiasmo e gli stimoli giusti per tornare a occuparsi di politica e di pubblica amministrazione”. Aveva poi sollecitato Nava a tener presenti, nello svolgimento del suo nuovo incarico, i temi della montagna e ricordato come da anni le Comunità montane attendano una riforma del loro ruolo e la revisione delle funzioni e dei compiti loro attribuiti.

Dal canto suo Carlo Signorelli aveva ricordato l’importanza della tornata elettorale di fine maggio. “Siamo alla fine di un mandato – aveva specificato – ma pure alla fine di un’epoca per quanto riguarda il meccanismo elettivo e il disagio dei cittadini si percepisce anche in altre realtà del nostro territorio. Basti dire che otto comuni del Lecchese si presenteranno al voto con una sola lista, a riprova di un crescente e preoccupante distacco dalle istituzioni”.

DSC_1181

DSC_1185

DSC_1195

DSC_1207

DSC_1200