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Soggetto arrestato per tentato omicidio, la lite in via Cavour per futili motivi
Chiuso per sette giorni locale in piazza ritenuto “luogo di ritrovo di pregiudicati”
LECCO – L’episodio risale all’11 agosto scorso, giovedì notte, quando un uomo è stato soccorso dal personale sanitario e trasportato in ospedale dopo un’aggressione. Gravi erano le sue condizioni a causa di profonde fratture riportate sul viso e per un’emorragia celebrale, al punto che i medici si erano riservati la prognosi.
Numerose le chiazze di sangue rimaste sulla pavimentazione della storica via del centro, così come rilevato durante il sopralluogo della Polizia, subito intervenuta con la Squadra Volanti, la Squadra Mobile e la Scientifica.
A confermare che si fosse trattato di aggressione è stato anche un testimone oculare che aveva raccontato di avere visto litigare due soggetti, uno poi fuggito. Purtroppo il testimone aveva spiegato di non averlo visto in volto. A quel punto, nella speranza di identificare quanto prima l’aggressore, gli investigatori hanno visionato immediatamente le telecamere della zona.
Effettivamente, una di esse aveva inquadrato il sospettato mentre si dava alla fuga nella direzione indicata dal testimone. A quel punto, divulgata la sua immagine a tutti gli equipaggi sul territorio, l’uomo è stato rintracciato da una Volante in un luogo non molto distante dall’aggressione e, quindi, portato in Questura dove è stato dichiarato in stato di fermo per tentato omicidio.
Successivamente, ottenuta la convalida del fermo, la Procura della Repubblica di Lecco ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale la misura della custodia cautelare in carcere. Dai primi accertamenti, spiegano dalla Questura, risulterebbe che i due soggetti non si conoscessero. Il pestaggio, infatti, anche per ammissione dello stesso indagato, sarebbe avvenuto per futili motivi e nei pressi di un esercizio pubblico.
Licenza sospesa al titolare del bar e 5 avvisi orali
Proprio nei confronti del locale in questione, affacciato a Piazza Diaz, è stato emanato oggi un provvedimento dal questore di sospensione della licenza per sette giorni atteso che, spiegano dalla Questura, l’autore del gravissimo episodio delittuoso poco prima aveva fatto ingresso all’interno di tale locale.
Inoltre, da un successivo controllo presso il medesimo locale, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio, personale della Polizia di Stato della Questura di Lecco avrebbe riscontrato la presenza all’interno del bar di una persona colpita dall’avviso orale, tuttora in atto, unitamente ad altri soggetti con a carico numerosi precedenti giudiziari e di polizia.
Alla luce di quanto sopra il locale, si legge nella nota della Questura, è stato ritenuto “tuttora abituale ritrovo e punto di riferimento di persone pregiudicate, come riscontrato anche in passato nel corso di pregressi controlli effettuati da personale della Polizia di Stato addetto al controllo del territorio, confermandosi pertanto punto di ritrovo di personaggi la cui condotta è da considerarsi pregiudizievole per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
Infine, sempre il questore ha provveduto ad emanare 5 avvisi orali e un divieto di accesso alle aree urbane per la durata di un anno, nei confronti di altrettanti soggetti le cui condotte sono state ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica.
