Pedopornografia, nel 2023 la Polizia Postale ha denunciato 1100 persone

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Oggi la Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia

Lecco – Nel contesto della Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia di oggi, domenica 5 maggio, la Polizia Postale ha fornito i numeri relativi all’anno 2023 evidenziando il proprio impegno costante nella lotta contro questi crimini online e nell’educazione degli utenti.

Limpegno della Polizia Postale, divisione specializzata della Polizia di Stato, si riflette in numeri impressionanti: nel solo 2023, sono stati analizzati oltre 28.000 siti web, con quasi 2800 di essi inseriti nella lista nera (black list) per contenuti di pedopornografia. Oltre 1100 persone sono state individuate e denunciate per la condivisione e la distribuzione di materiale pedopornografico.

Tra le sfide affrontate, emerge l’aumento delle estorsioni sessuali online, mentre si registra un leggero calo nell’adescamento online, sebbene rimanga un rischio significativo soprattutto per i ragazzi tra i 10 e i 13 anni.

Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, spiega: “Ci confrontiamo con un panorama digitale in continua evoluzione, dove le sfide della sicurezza cibernetica si rinnovano e si intensificano ogni giorno. Negli ultimi anni, abbiamo assistito all’incremento di nuovi trend, tra cui l’uso dell’intelligenza artificiale generativa e di strumenti volti a garantire l’anonimato nel web. Queste tecnologie avanzate aprono nuove frontiere per la creatività e l’innovazione, ma allo stesso tempo introducono minacce inedite”.

Il Direttore Gabrielli ha poi aggiunto: “Il messaggio che si vuole veicolare è che il web può essere un Paese delle Meraviglie, in considerazione delle possibilità che offre, in termini di contenuti fruibili, agli utenti di tutte le età, ma al suo interno si nascondono anche coloro che sfruttano l’innocente curiosità dei più piccoli per scopi illeciti. Conoscere questi pericoli ci consente di prevenire e contrastare le nuove forme di sfruttamento sessuale dei minori online, impedendo la commissione di nuovi reati”.

Quindi ha conclusio: “La Polizia Postale e delle Comunicazioni continua a lavorare con dedizione per monitorare e fronteggiare tutti i rischi del web. Attraverso l’adozione di metodologie investigative all’avanguardia e la promozione di una cooperazione sempre più stretta tra il settorepubblico e privato, si impegna a mantenere internet uno spazio sicuro, in particolar modo per i più piccoli e le persone vulnerabili, accompagnandoli in una navigazione consapevole nella rete”.

La collaborazione con il settore privato è una componente essenziale della strategia della Polizia Postale. Queste partnership consentono lo scambio di informazioni e la realizzazione di progetti volti a contrastare la pedofilia e la pedopornografia online. Sono in essere infatti i Protocolli di intesa tra il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza e: Save the Children, Telefono Azzurro, Comunità di Sant’Egidio, National Center for Missing and Exploited Children, la ONG Operation Underground Railroad, la ONG Terre des Hommes e la onlus Mater dalla parte dei bambini.

Parallelamente, la Polizia Postale promuove attivamente iniziative di prevenzione e sensibilizzazione per diffondere una cultura della sicurezza digitale. Attraverso il portale ufficiale del commissariato online, vengono forniti strumenti e risorse per aiutare gli utenti a navigare in modo sicuro nel mondo virtuale.

L’impegno quotidiano della Polizia Postale è caratterizzato da una molteplicità di azioni, tutte finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per tutti. L’obiettivo è quello di promuovere una navigazione consapevole e responsabile, garantendo che i minori possano utilizzare le risorse online senza correre rischi.

La Polizia Postale si conferma quindi un punto di riferimento essenziale per la sicurezza digitale, impegnata a proteggere i più vulnerabili e a contrastare la pedofilia e la pedopornografia online con determinazione e efficacia.

I numeri del contrasto

2739 i siti illegati in black list. Nel 2023 sono stati analizzati complessivamente 28.355 siti, di cui 2.739 resi irrangiungibili e inseriti nella black list dei siti che contengono rappresentazioni di sfruttamento sessuale di minori, per inibirne la visualizzazione e impedire alle immagini di abuso di continuare a circolare, evitando la vittimizzazione secondaria.

1131 è il numero delle persone individuate e denunciate per aver scaricato, condiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale ai danni di minori nel 2023. I soggetti sono prevalentemente uomini, incensurati, anche se desta preoccupazione l’aumento dei reati di pedopornografia commessi da soggetti molto giovani. Lo scorso anno sono stati numerosi gli arresti di soggetti con alto livello di pericolosità, colti in flagranza di reato, ovvero detentori di ingente quantità di materiale pedopornografico o abusanti.

137 i casi di sextortion nel 2023. Un incremento dei casi passato dai 118 del 2022 ai 137 registrati nel 2023.

Nel 2023 è stato rilevato un lieve calo dei casi adescamento online, confermando però il coinvolgimento di minori di età compresa tra i 10 e i 13 anni. Infatti, la fascia dei preadolescenti è quella che maggiormente ha avuto interazioni sessuali tecnomediate, 200 rispetto ai 341 casi totali.

Qui il report integrale