Mandello, furto alla Lni: ladri rubano i motori delle barche

Tempo di lettura: 2 minuti
La sede della Lni mandellese, a Pramagno.
La sede della Lni mandellese, a Pramagno.
La sede della Lni mandellese, a Pramagno.

MANDELLO – Tra fine giugno e inizio luglio l’allarme era scattato in paese per il furto di una serie di biciclette. Adesso ignoti hanno preso di mira la sede della Lega navale di Mandello e le barche ormeggiate nel porticciolo di Pramagno.

E’ accaduto alcune notti fa e a farne le spese sono stati i soci del sodalizio, costituito nel 1966 e da allora costantemente impegnato nell’organizzazione di regate e corsi.

Dopo essersi introdotti nell’area della Lni, i ladri si sono impossessati dei motori di una serie di imbarcazioni. Sono state avvisate le forze dell’ordine, che stanno effettuando una valutazione dei danni. I soci che hanno subìto il furto sono stati avvisati e invitati in ogni caso a raggiungere la sede di Pramagno e a verificare l’integrità o meno delle loro imbarcazioni e l’eventuale mancanza di attrezzatura.

Simonetta Martini, presidente della Lega navale mandellese, non esita a parlare di “grave atto delinquenziale”. “Siamo stati colpiti nel cuore delle attività sportive e agonistiche e della scuola di vela nel pieno svolgimento – ha scritto sul sito Internet della società – e oltre a essere rattristati e rammaricati per quanto accaduto esprimiamo solidarietà a coloro i quali sono stati fatti oggetto di tale aggressione”.

“Siamo di fronte a una banda di soggetti bene organizzati – afferma sempre Simonetta Martini – e i deterrenti presenti al momento del fatto, precisamente un nostro istruttore, un allarme che è scattato e le telecamere in zona sede, non sono stati evidentemente sufficienti”.

“Abbiamo  trovato la cancellata in zona Optimist forzata e aperta quale via di probabile fuga – afferma sempre la presidente della Lni – anche se non è chiaro da dove  i ladri siano realmente entrati e da dove siano poi usciti con la refurtiva (via lago? Via terra? Attraverso la cancellata divelta? )”.

Quindi l’amara considerazione finale: “Quanto accaduto impone una riflessione  importante, che potrebbe prevedere provvedimenti ben più consistenti  in merito  alla questione della sicurezza rispetto a quanto pensato e messo in atto negli anni scorsi”.