Merate, 15 quintali i pesci morti nel lago. Risaliti i livelli di ossigeno, stop alle motopompe

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Nuovo sopralluogo oggi pomeriggio dell’idrobiologo Negri: l’ossigeno in superficie è tornato a 8 mg/l

Nella relazione dell’idrobiologo Negri viene ribadita l’ipertrofia del lago di Sartirana.

 

MERATE – 15 quintali. Pesano tanto (e non solo sulla bilancia) i pesci morti per asfissia nei giorni scorsi nel lago di Sartirana. Il dato riguarda la quantità di specie ittiche prelevate ormai morte dallo specchio lacustre dai pescatori e trasportate ieri (mercoledì) e oggi (giovedì), dagli operatori di Silea, al centro autorizzato per lo smaltimento di rifiuti animali a Molteno. Per domani è previsto un ulteriore giro che farà sicuramente crescere la conta impietosa, diventata sempre più ingente ora dopo ora, dopo il primo allarme lanciato martedì dai pescatori.

Ossigeno bassissimo

Mancanza di ossigeno  recita il certificato di morte firmato dall’idrobiolgo Alberto Negri, che ieri ha effettuato con la barca un giro di ricognizione dello specchio del lago prelevando dei campioni di acqua. Nella relazione depositata in Municipio lo studioso, lo stesso a cui l’Amministrazione Panzeri ha commissionato il progetto di risanamento del lago di Sartirana presentato qualche settimana fa al Consiglio di Gestione della Riserva, ha confermato quanto detto dopo l’ispezione effettuata insieme al vice presidente della Fipsas Lecco Mario Bandera. Ha rilevato, nelle acque, una condizione di marcata carenza di ossigeno disciolto, con valori compresi tra 1,0 e 1,9 mg/l, sottolineando che il limite minimo ottimale per le acque ciprinicole è pari a 5 mg/l.

 

“Si consideri inoltre che i valori sono stati rilevati introno alle 10.30 del mattino, dopo alcune ore di luce che hanno sicuramente determinato un incremento della concentrazione di ossigeno disciolto grazie all’attività di fotosintesi. In assenza di questa nelle ore notturne il valore tende a diminuire”.

Alto il valore del fosforo

Alta invece la concentrazione di azoto ammoniacale, con valori compresi tra 0,46 e 0,67 mg/l, quindi piuttosto elevate.  Ma è il valore del fosforo a far evidenziare la concentrazione più elevate, con valori compresi tra 313 µg/l in superficie e 332 µg/l a livello del fondale. Un parametro che porta il lago di Sartirana, in base alla classificazioni scientifiche, in condizioni di estrema ipertrofia e quindi grave alterazione.

Dal punto di vista biologico, va invece segnalata la presenza di una consistente fioritura di cianobatteri rappresentati principalmente dai generi Anabaena e Microcystis, “entrambi potenziali produttori di cianotossine”.

A incidere il temporale e il vento

Negri ha confermato quanto anticipato ieri, ovvero che è molto probabile che le condizioni peggiori si siano verificate in seguito ai fenomeni temporaleschi, caratterizzati anche da forte vento, iniziati il 3 agosto. A incidere anche l’elevate temperature dell’ultima settimana di luglio che hanno determinato condizioni di marcata stratificazione termica nel lago e la formazione di condizioni di anossia negli strati inferiori con la conseguente formazione di solfuri. Per Negri, insomma, i fenomeni meteorologici avrebbero innescato una circolazione termica del lago con la conseguente risalita degli strati anossici in prossimità del fondale, provocando un drastico crollo dell’ossigeno disciolto.

 

“Appare comunque evidente che la causa iniziale di questi fenomeni sono le condizioni di estrema ipertrofia del lago e la conseguente presenza di periodiche fioriture di cianobatteri con densità molto elevate. E’ quindi su questo aspetto che è necessario intervenire per uscire dalla situazione di costante rischio in cui versa attualmente il lago di Sartirana”.

Oggi al lavoro diversi gruppi di Protezione Civile

Dopo l’intervento d’urgenza effettuato ieri dai vigili del Fuoco di Lecco e Merate con le loro motopompe, oggi sono entrati in funzione sei pompe dei gruppi di Protezione civile di Imbersago, La Valletta, Verderio e del Parco del Curone che si sono affiancati al gruppo di Merate in azione già ieri. L’intervento mira a fornire una boccata di ossigeno al lago nella speranza di riuscire a creare sacche di sopravvivenza per i pesci rimasti.

Nuovo sopralluogo oggi dell’idrobiologo Negri

Questo pomeriggio Negri ha effettuato un nuovo sopralluogo al lago effettuando una nuova campionatura. E’ emerso che i valori dell’ossigeno sono tornati a un livello normale (pari a 8) almeno in superficie (mentre la situazione del fondo resta critica) grazie al lavoro svolto dalle motopompe e dalla fotosintesi naturale. Un dato che quindi ha portato l’amministrazione comunale a decidere di sospendere, almeno per ora, il servizio con le motopompe in attesa di valutare insieme anche al professionista come calendarizzare i prossimi interventi. “Va sicuramente data un’accelerata al progetto di risanamento del lago di Sartirana” aveva già detto ieri il sindaco Massimo Panzeri, confermando di convocare, al più presto, una riunione del Consiglio di gestione della riserva naturale, istituita anni fa dalla Regione.