Olgiate si ferma per l’addio a Luciana Vanoncini. Don Giancarlo: “Non giudichiamo”

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Funerale Luciana Vanoncini

Lacrime e commozione questa mattina a San Zeno, dove è stato celebrato il funerale di Luciana Vanoncini

La donna è morta a seguito del tragico incidente avvenuto sabato sera lungo la Provinciale ad Arlate

OLGIATE – “E’ sparita per sempre in una notte, i suoi genitori non hanno più la gioia di averla con loro, né i figli di averla davanti. Ma non vogliamo credere che il Signore si sia addormentato: lui che per primo ha sperimentato la morte, è vicino a noi nei momenti più drammatici”.

Con la voce calma e il respiro profondo, don Giancarlo Cereda, parroco di San Zeno, ha cercato di trovare le parole giuste per stare vicino e prestare conforto ai familiari di Luciana Vanoncini, la donna di 49 anni tragicamente morte nella notte tra sabato e domenica dopo l’incidente avvenuto in via Provinciale ad Arlate. Tantissime le persone che questa mattina, giovedì, si sono strette intorno ai figli Moreno, Greta ed Erika, ai genitori e all’ex marito Federico durante il funerale, testimoniando la stima e l’affetto per una donna strappata troppo presto all’amore dei suoi cari.

 

Tra i presenti anche diversi cittadini, tra cui il sindaco, Matteo Colombo, di Valgreghentono, paese in cui Luciana aveva vissuto con la famiglia prima della separazione dal marito. “Anche noi siamo qui addolorati partecipando a questo immenso dolore. Luciana aveva tanti meriti, ma anche dei difetti, come tutti. Dio però ci ama anche quando non lo ascoltiamo o lo respingiamo”.

Ed è proprio al giudizio divino che il sacerdote ha fatto riferimento chiedendo, a tutti, di non giudicare quanto avvenuto: “Impariamo dal buon Dio a perdonare soprattutto di fronte alla morte di una persona buona come Luciana. L’ultimo giudizio non spetta a noi: noi siamo qui per pregare per Luciana e i suoi cari”.

Le offerte raccolte durante la cerimonia verranno devolute al centro dell’infanzia di San Zeno perché, come evidenziato da don Giancarlo, “le cose buone restano sempre”.