“La strada è ceduta questa notte – spiega Vittorio Spreafico residente dal 1975 al civico 146 di corso Promessi Sposi ma con l’abitazione posta al termine di una piccola via privata che corre a fianco dello stabilimento Logaglio – Dire con precisione quando sia successo non è possibile, qualcuno dice di aver sentito uno strano rumore verso le 2 di notte, fatto sta che mio figlio è rientrato a mezzanotte e a quell’ora la strada non presentava alcun cedimento; mentre questa mattina, alle 7.20, quando è partito per andare al lavoro, il muro di contenimento era crollato e con esso metà carreggiata”. Un problema che non riguarda solo la famiglia Spreafico: “Lungo questa via risiedono altri quattro nuclei famigliari”.
A far crollare muro e metà carreggiata è stato il nubifragio di giovedì, anche se stando alle spiegazioni di Spreafico il forte temporale è stato solo la goccia (ci scusiamo per il gioco di parole) che ha fatto traboccare il proverbiale vaso.
Infatti… “I problemi sono iniziati da quando è stata realizzata la nuova Lecco-Ballabio – prosegue Spreafico – situata a monte della nostra abitazione. Fino a quel momento la piccola roggia denominata Capirmate non ha mai dato problemi. L’acqua ha sempre defluito regolarmente anche durante forti temporali. Da quando invece è stata costruita la nuova arteria stradale la quantità d’acqua che scorre nel piccolo torrente è notevole e talvolta arriva a sfiorare l’argine inondando parte del prato di proprietà della ditta Logaglio. Probabilmente sono stati fatti confluire nella roggia diversi scoli, ma la sua capienza non regge oltre certe portate. Una situazione che avevamo già fatto presente in Comune fino a che, un paio di anni fa, una parte della strada e del muro di contenimento ha ceduto. Allora avevamo sistemato il tutto, mentre il Comune si era premurato di sistemare il letto del piccolo torrente posizionando del ciotolato sul greto del fiumiciattolo. Lavori che tuttavia non sono stati ultimati. Per metà della lunghezza del torrente che corre a fianco della strada il ciotolato non è stato posizionato e ora il lavorio dell’acqua ha creato un solco profondo un paio di metri. E proprio in quel punto questa notte la strada ha ceduto”.
Poi Spreafico guarda perplesso la piccola frana e aggiunge: “Fortuantamente nel cedere, il muro si è appoggiato all’edificio della ditta Logaglio, creando così una sorta di ponte che consente all’acqua di defluire e proseguire il normale percorso. Ora però incombe un altro pericolo: infatti se dovesse arrivare un altro temporale di forte intensità la zona franosa rischierebbe di allargarsi”.
Quindi a chi tocca intervenire se la via è privata? “Stabiliremo di chi sono le responsabilità – precisa Spreafico – E’ vero la via è privata, ma le negligenze sul buon mantenimento della roggia non sono di certo da imputare ai residenti. Non solo, ma in occasione del cedimento di due anni fa, facemmo protocollare in Comune una lettera in cui si spiegava la situazione di pericolo e la necessità di proseguire i lavori di sistemazione della roggia. Staremo a vedere”.
E proprio durante il nostro sopralluogo un team di addetti ai lavori del Comune (che già avevano fatto visita nella mattinata) guidati dal dirigente dell’Ufficio dei Lavori Pubblici Antonello Longoni ha fatto nuovamente tappa al civico 146 di corso Promessi Sposi per monitorare la situazione e valutare il da farsi.