Passi Carrai. Polemica per il ritardo degli avvisi di pagamento

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    “Finchè non ci spiegheranno quello che è successo non pagheremo la tassa sui passi carrai”. Chiara e schietta Federica Lombardini portavoce di un gruppo di cittadini laorchesi e non solo che si sono ritrovati a dover pagare tassa e mora.

    “Tutta colpa del fatto che quest’anno non ci è stato recapitato l’avviso – prosegue Federica – Da sempre, con buon margine d’anticipo, ricevevamo il bollettino di pagamento. Quest’anno invece non è arrivato nulla. Non solo, ma il sollecito di pagamento che ne è seguito ci è stato inoltrato ben oltre i 30 giorni successivi alla data di scadenza del pagamento, ovvero il 30 aprile, tempo utile per pagare l’importo con una mora ridotta. La documentazione infatti è arrivata più tardi e ora siamo costretti a pagare l’intera mora”.

    Lombardini non ci sta e aggiunge: “Se fossi stata l’unica a non aver ricevuto nulla potevo anche pensare a un semplice errore del postino o di qualcun altro, ma a quanto pare siamo in parecchi a non aver ricevuto l’avviso. Non vorremmo che fosse l’ultima trovata per fare cassa, e siccome si dice che a pensar male si fa male, ma si indovina…”.

    La tariffa sui passi carrai che introita annualmente il Comune di Lecco, viene riscossa dalla società San Marco spa di via Gorizia, che abbiamo contattato telefonicamente per capire meglio la situazione.

    “Il processo per l’inoltro dei pagamenti è sempre lo stesso – spiega Chiara Forestieri – La San Marco fa stampare i bollettini da uno stampatore esterno. Poi provvediamo all’invio della documentazione con i dati di pagamento, che avviene a metà febbraio (effettuato dalla ditta Detratto, ndr). Questo è quanto”.

    Dopodichè Forestieri aggiunge: “Va comunque sottolineato che il nostro è un avviso di pagamento bonario effettuato con posta ordinaria. Quindi, come per tutte le tasse, per esempio l’Ici o l’Iva e così anche per quella sui passi carrai, è l’utente che deve ricordarsi e preoccuparsi di pagarla entro la data stabilita. Sono tasse definite in autoliquidazione, differenti rispetto alla Tarsu che invece va notificata”.

    Infine Forestieri sgombra ogni dubbio: “Ogni anno c’è qualcuno che si dimentica, o qualcuno a cui non è arrivato l’avviso, ma da qui a pensare che l’azienda di proposito non invia gli avvisi per fare cassa ne passa. E poi stiamo parlando di importi veramente bassi… quindi. Chiudo ricordando che gli uffici sono aperti tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 e solitamente quando qualcuno si accorge di non aver ricevuto il bollettino, sapendo che in questo periodo scade la tassa,  può recarsi presso i nostri uffici dove gli verrà spiegato cosa deve fare per sistemare la sua posizione”.

    Come si fa a ottenere un passo carraio
    Serve una concessione che viene rilasciata dal comune di Lecco. Tale concessione va richiesta all’Ufficio Viabilità del comune di Lecco. Il costo della tassa è pari a 3 euro a metro lineare.