46enne violento arrestato a Lecco

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Lo “curavano” da tempo, dopo che l’uomo (un disoccupato italiano residente nel rione di Pescarenico) aveva sfasciato con una reazione rabbiosa due porte dell’ufficio dell’assistente sociale che seguiva il suo caso. Dopo mesi di segnalazioni oggi è arrivato il momento dell’arresto, ad opera degli agenti della Polizia Locale – che a loro volta (erano in tre) stamattina hanno faticato ad aver ragione di D.M.A., classe 1965.

Lungo l’elenco delle accuse nei suoi confronti: danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

In particolare la convivente, una donna italiana di 41 anni, presentava spesso delle tumefazionie si era presentata ai servizi sociali in condizioni critiche, per questo motivo c’era già stata le segnalazioni alle autorità giudiziarie; l’uomo la picchiava a quanto pare perché lei si rifiutava di andargli a comprare il vino.

Una brutta storia sulla quale l’ufficio della Polizia Locale aveva posto la propria attenzione a partire dallo scorso febbraio, quando uno scatto di violenza nella sede dei servizi sociali aveva costretto per qualche tempo gli agenti a scortare fino a casa l’assistente che seguiva il suo caso,  minacciata dall’arrestato.

Dai toni forti anche l’epilogo della vicenda: la donna questa volta è stata picchiata in diverse parti del corpo, pugni e calci che l’hanno sfigurata e spinto il giudice a muoversi celermente. Così i vigili al comando Franco Morizio si sono recati a Pescarenico per l’arresto alquanto movimentato. Su ordine del Giudice per le indagini preliminari, il 46enne è stato associato al carcere di Pescarenico.

L’uomo non agiva armato, ma a mani nude. Il suo “stile”? Botte a calci e pugni.

NELLE IMMAGINI SOPRA, FORNITE DALLA POLIZIA LOCALE, I SEGNI
DELLE PERCOSSE SUBITE DALLA CONVIVENTE DELL’ARRESTATO, SOTTO L’APPELLO DI SILVIO SPANDRI IL COMMISSARIO CHE SI E’ OCCUPATO DEL CASO