Raffiche improvvise
di vento: cento velisti
soccorsi in alto lago

Tempo di lettura: 2 minuti

Decine di natanti e soccorritori al lavoro per recuperare un centinaio di giovani velisti internazionali  impegnati in una regata di allenamento in vista del mondiale della prossima settimana. E’ successo mercoledì pomeriggio nelle acque dell’alto lago, tra Colico e Musso (Co).

Improvvise raffiche di vento hanno creato il panico dopo le 17: le prime notizie parlavano addirittura di 160 dispersi, poi il numero dei velisti in difficoltà si è rivelato inferiore, ma comunque cospicuo. Dalle rive sia comasche che lariane sono molte le persone che hanno notato ciò che stava accadendo e hanno iniziato a chiamare i numeri di soccorso. Si è così mossa la macchina del pronto intervento, in primis i vigili del fuoco: quelli di Como, aiutati dai colleghi di Lecco (tre imbarcazioni), Bellano, Varese, Milano-Malpensa con elicottero e Sondrio e poi la Guardia di finanza,i carabinieri e il 118.

Nel frattempo i 20 gommoni del servizio di sicurezza della gara avevano già radunato le imbarcazioni in difficoltà e le hanno riportate a secco a Gravedona da dove erano partite.

Il past president del circolo Aval – cdv di Gravedona Giancarlo Bottasini raggiunto al telefono da LeccoNotizie ha minimizzato l’accaduto: “Erano meno di 65 imbarcazioni e da poco partita la regata, quando hanno iniziato ad abbattersi le raffiche del vento e la gara è stata sospesa. Subito siamo intervenuti con la ventina di nostri gommoni di assistenza alla gare e abbiamo trascinato le barche verso riva. Alcune ce l’hanno fatta da sole, solo una ragazza francese è arrivata più tardi”.

La gara faceva parte di tre giorni di regate di allenamento in vista del mondiale che si svolgerà la prossima settimana sempre in queste acque per la classe di natanti Europa. Partecipano ragazze e ragazzi tra i 15 e i 22 anni provenienti da diverse nazioni.

“C’erano due colori oggi, il primo ha eseguito regolarmente le due prove, il secondo ha avuto quattro partenze e ha ritardato, se fosse rimasto nei tempi non si sarebbe trovato nella situazione, in ogni caso siamo pronti per ogni evenienza: ci stavamo contando per verificare di esserci tutti in porto quando abbiamo visto arrivare carabinieri, Croce Rossa, perfino un elicottero. Ma chi può aver chiesto aiuto?” – si è chiesto Bottasini.

Aiuto l’ha chiesto la gente, si è saputo poi, con un un gesto di solidarietà corale. Da queste parti sono fresche le ferite per i danni delle recenti trombe d’aria e le persone si sono sensibilizzate. Si è così visto come all’occorrenza per salvare vite umane si muova in maniera coordinata una pluralità di forze. Non serviva, forse, ma avrebbe potuto.