Chiude il classico di Villa Greppi: è protesta

    Tempo di lettura: 3 minuti


    Al grido di “noi restiamo a Villa Greppi” ed “Esci fuori provveditore” gli studenti del Liceo Classico dell’Istituto di Monticello Brianza questa mattina hanno protestato sotto le finestre del provveditorato di Lecco in via Marco d’Oggiono per i tagli previsti che determineranno l’eliminazione del liceo.

    “Con un provvedimento improvviso e ingiustificato del Provveditore (Giuseppe Petralia, ndr) – ha spiegato un genitore che ha assitito alla protesta degli alunni monitorata anche da Polizia e Digos – il Liceo Classico terminerà di esistere. Con questa protesta i ragazzi chiedono il mantenimento del Liceo all’interno dell’Istituto di Villa Greppi al fine di consitire il proseguimento degli studi”.

    La situazione, a quanto pare vedrebbe quindi l’eliminazioni delle due classi del Liceo Classico e il mantenimento della classi del Ginnasio con prospettive decisamente incerte per il futuro degli studenti.

    Intanto nella mattinata il preside Lorenzo Pelamatti ha incontrato il Provveditore per cercare di far slittare la chiusura del Liceo, ma l’opera di convincimento non è riuscita.

    “Dal prossimo anno scolastico non istituiremo più la prima e la seconda classe – spiega il Provveditore Petralia – Purtroppo siamo stati obbligati per legge, non per scelta, perchè non ci sono i numeri sufficienti. Si contano 14 studenti in prima e 15 in seconda. Questa mattina ne abbiamo discusso con il preside, il presidente di Istituto e i rappresentanti di genitori e studenti e alla fine tutti hanno compreso la situazione”.

    Ora le alternative che si prospettano sono tre: una alquanto remota e molto probabilmente “impercorribile”, come ha sottolineato lo stesso Provveditore ovvero quella di creare pluriclasse con alunni di prima e seconda. La seconda ipotesi è quella di creare una classe integrata con quella del Liceo Linguistico, soluzione che dovranno accettare o meno studenti e genitori chiamati a dare una risposta entro lunedì prossimo. Terza soluzione proseguire gli studi negli Istituti più vicini di Lecco e Monza.”

    E’ anche per noi una scelta sofferta perchè l’Istituto è valido così come gli insegnanti – prosegue Petralia – purtroppo a mio avviso si è fatto un errore di valutazione due anni fa quando è nato il Liceo, sorto già zoppo perchè realizzato in una zona dove il bacino d’utenza è limitato. Possiamo dire che è stata realizzata una piccola cattedrale nel deserto e visto i tempi non ha più senso tenerla in vita”.