Tragedia a Vercurago, non ce l’ha fatta uno dei ragazzi coinvolti nell’incidente

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Il drammatico incidente è avvenuto questa notte intorno alle 2

Quattro i ragazzi finiti in ospedale, tre dei quali in condizioni molto gravi: Nino Ingallina purtroppo non ce l’ha fatta ed è morto in ospedale

 

VERCURAGO – Non ce l’ha fatta Nino Ingallina, il ragazzo di 31 anni, rimasto gravemente ferito questa notte, nel violentissimo incidente avvenuto all’altezza del semaforo di via Roma a Vercurago.

Le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate: medici e soccorritori hanno cercato in tutti i modi di salvargli la vita, ma purtroppo il cuore di Nino ha smesso di battere  in ospedale a Lecco dove era stato ricoverato in codice rosso. Residente a Calolzio, in via Di Vittorio, il ragazzo, originario di Palermo, era in auto insieme ad altri tre amici (due ragazzi e una ragazza) quando è avvenuto il tremendo impatto contro il semaforo. Una carambola incredibile i cui contorni sono ancora in fase di ricostruzione da parte dei carabinieri di Lecco, intervenuti per i rilievi.

Da quanto è stato possibile apprendere, l’auto, una Skoda Fabia di colore blu elettrico, stava procedendo da Calolzio verso Lecco quando, giunta all’altezza dell’incrocio semaforico di Vercurago, ha sbandato urtando contro l’aiuola spartitraffico, andando poi a sbattere contro il muro davanti, dove c’è il negozio di frutta e verdura. Un urto violentissimo, tanto che anche il semaforo lì presente è rimasto accartocciato, mandando in black out l’intero impianto semaforico (ora acceso con i lampeggianti). L’auto è poi “rimbalzata” nell’altro lato della strada.

Schianto auto Vercurago Vigili del Fuoco

Devastante lo scenario apparso davanti agli occhi dei soccorritori con diverse persone richiamate in strada dai rumori. In volo sono stati fatti alzare due elicotteri, uno da Como e l’altro da Sondrio. Mobilitate anche quattro ambulanze e i Vigili del Fuoco. Tre i ragazzi trasportati in codice rosso, due al Manzoni e uno al San Gerardo di Monza in condizioni gravi.  La prognosi per loro è ancora riservata e i medici non si sbilanciano: fondamentale sarà capire il decorso clinico nelle prossime ore. E’ stato invece trasferito al Papa Giovanni XXIII di Bergamo il conducente dell’auto, un 27enne residente a Calolzio, le cui condizioni di salute non dovrebbero destare particolari preoccupazioni.

Enorme il cordoglio suscitato dalla diffusione della notizia della morte di Nino Ingallina con tante testimonianze di affetto che stanno inondando in queste ore le pagine social degli amici del ragazzo calolziese.