Tutti fanno il tifo per Rusconi che punta al Cho Oyu (8201m)

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Il 25 agosto si parte. Meta il Cho Oyu (la Dea Turchese), che dall’alto dei suoi 8201m è il sesto monte per altezza presente sulla faccia della Terra. È situato sul confine tra Cina e Nepal e fa parte della catena dell’Himalaya. Protagonista della spedizione il valmadrerese classe 1964 Marco Rusconi che sarà affiancato dall’amico toscano Cristian Balducci. A sponsorizzare l’impresa è Acel Service, che ha sposato l’ambizioso progetto alpinistico del quarantasettenne valmadrerese già noto alle cronache sportive per essere uno dei migliori skyrunner al mondo con un risultato che spicca su tutti, il 3° posto nel mondiale del 2004. Rusconi vanta però anche un ruolino di marcia alpinistico non indifferente con numerose salite su roccia e ghiaccio con numerose salite nel massiccio del Monte Bianco, nelle Val Masino e Bregaglia e sulle Dolomiti. Due anche i tentativi in terra himalayana, uno sempre al Cho You nel 2001 e uno al Manaslu nel 2009.

Ora Rusconi ci riprova e a sostenerlo, oltre a Acel sono davvero in tanti. Alla conferenza stampa di presentazione che si è tenuta venerdì mattina in via Amendola, sede di Acel appunto, non sono mancati il presidente Angelo Fumagalli e il direttore Gianantonio Marinoni, i sindaci di Valmadrera e Lecco rispettivamente Marco Rusconi (omonimo dell’alpinista) e Virginio Brivio, ma anche i senatori Antonio Rusconi e Lorenzo Bodega.

Mite e quasi fin troppo modesto, Rusconi che dopo aver ringraziato Acel Service, i sindaci e i senatori presenti, il Gruppo Podistico Parco Alpi Apuane che lo sostengono tecnicamente e la ditta dove lavora da 31 anni, la Cf Franci “per avermi assecondato in questa mia passione”, ha esordito col dire: “Acel Service che è una realtà così importante sul territorio lecchese ha deciso di legare il suo nome al mio, che non sono il massimo nè come skyrunner nè tanto meno come alpinista; per questo mi sento un po’ a disagio di così tanta attenzione. Per me si tratta di una avventura molto importante. A livello alpinistico forse non la si può più nemmeno chiamare impresa perchè si sono raggiunti dei limiti assurdi, con gente che conquista tre, quattro ottomila in due mesi e magari anche a testa in giù – scherza – Io ci ho provato due volte, una sempre sul Cho You e personalmente non mi sento di dire che si tratta di una cosa facile, poi ognuno può pensarla come vuole. Spero, dopo le due esperienze del 2001 e del 2009, di aver imparato dagli errori che ho commesso e quindi di commetterne meno per arrivare in cima.”

Rusconi e Balducci tenteranno la scalata senza l’ausilio di ossigeno, piazzando il campo base a quota 5600, quindi un primo campo avanzato a quota 6400 e un terzo e ultimo campo a 7100 per poi tentare la vetta macinando i mille metri rimanenti in un solo giorno. “Solitamente  – aggiunge Rusconi – le spedizioni commerciali piazzano un quarto campo a quota 7500, ma per noi sarebbe troppo dispendioso in teermini di tempo e di energie quindi cercheremo di salire in cima partendo da quota 71000”.

Il presidente di Acel Service, Fortunati ha motivato così la scelta di supportare l’impresa di Rusconi: “La nostra azienda da sempre sostiene iniziative sportive ,culturali e sociali sul territorio. Saputo di questo progetto abbiamo deciso di sostenerlo. Sappiamo che ogggi fare lo sponsor è difficile, ma noi che abbiamo la fortuna di avere un bilancio in ordine quando possiamo volentieri sosteniamo iniziative del territorio”.

Parola quindi al sindaco di Valmadrera omonimo del protaagonista di giornata che ha sottoolineato: “Grazie a Marco il nome di Valmadrera verrà portato in alto, anche in senso fisico. Per tutti noi è un orgoglio e lo è ancor più perchè Marco è un esempio per molti giovani. Come nello sport, così nella vita ci sono momenti in cui bisogna fare fatica, magari anche soffrire per superare certi ostacoli e poter raggiungere la meta”.

Il sindaco di Lecco Brivio ha lodato la capacità di Marco di “scalare marcia”, “Dal ritmo sostenuto della corsa si è trovato a dover rallentare il passo per riuscire a raggiungere la cima. Un aspetto da non sottovalutare che porta anche a misurarsi con se stessi”.

Il senatore Bodega ha sottolineato come: “L’alpinismo, sport di fatica, sia un fiore all’occhiello della realtà lecchese e del suo territorio”, mentre il senatore Rusconi ha ricordato i sacrifici di Marco: “Uno che ha sempre preso le ferie per poter seguire una passione così impegnativa; uno che è felice quando al lavoro fa il turno 6 – 2 perchè così ha tempo di allenarsi, ecco questo ragazzo è un esempio per tutte le nuove generazioni”.

Quindi un brindisi finale e un in bocca al lupo al valmadrerese.