E’ morto Dino Scola, fondatore dell’omonima termoidraulica di Ballabio

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Ha ricoperto diversi incarichi in Confartigianato ed era socio del Lions Club Valsassina

“Accanto a lui ho conosciuto il carattere e la perseveranza con cui è riuscito a costruire un’azienda molto importante”

BALLABIO – E’ grande il dolore per la morte all’età di 78 anni di Dino Scola, una persona molto conosciuta a Ballabio e non solo per via della sua azienda di termoidraulica e arredobagno attiva in paese dal lontano 1966.

A ricordarlo è il presidente di Confartigianato Imprese Lecco Daniele Riva. Dino Scola, infatti, ha ricoperto diversi incarichi dagli anni ’90 a oggi: è stato presidente della categoria installatori termoidraulici dal 1998 al 2006 e poi, dal 2006 al 2019, presidente della zona 2 Valsassina e del comune di Ballabio. Oltre ad aver ricoperto il ruolo di vicepresidente di Confartigianato Imprese Lecco per due mandati dal 2002 al 2010.

“Accolgo con grande dispiacere la notizia della scomparsa di Dino Scola. A tratti taciturno, ma mite e determinato, ha condiviso con me due Comitati di presidenza quando a capo di Confartigianato Imprese Lecco c’era Arnaldo Redaelli – ricorda il presidente Riva -. Posso quindi dire di aver lavorato fianco a fianco con lui per otto anni e di aver compreso a fondo il carattere e la perseveranza con cui una persona come lui, un figlio della Valsassina, è riuscito a costruire un’azienda molto importante e attiva anche fuori provincia”.

L’azienda nasce nel 1966 col nome di Termoidraulica Scola dai fratelli Angelo e Dino che, dopo gli inizi nel piccolo laboratorio messo a disposizione dalla famiglia, maturano e consolidano una grande competenza nel settore impiantistico. Nel 1971 arrivano i primi collaboratori che, con il supporto prezioso della moglie Rina e successivamente di uno staff sempre più consolidato, cambia il nome in Termoidraulica Dino Scola. Nel 1988 il trasferimento nella nuova sede in via Provinciale 69, strategica da un punto di vista logistico e ampia e prestigiosa nella struttura. A circa metà degli anni ’90 i figli Giovanna e Fulvio imprimono un’ulteriore crescita dell’azienda, che continua, grazie ai successi ottenuti, il suo cammino.

Dino Scola era anche un membro dei Lions Club Valsassina. Anche il gruppo guidato da Giuseppe Malugani esprime cordoglio per la scomparsa del socio. Una perdita che segna dolorosamente il Club, che nel giro di un anno ha perso ben tre soci attivi: oltre a Dino Scola, Battista Melesi a marzo 2020 e Mario Corti gennaio 2020 (socio fondatore e primo segretario).

Dino Scola lascia la moglie Rina, i figli Luisa, Giovanna, Fulvio e Eugenio, il fratello Alfredo. I funerali saranno celebrati a Ballabio Superiore mercoledì 6 gennaio alle ore 15.