Barzio. Il Coro Vandelia festeggia per Santa Cecilia

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Al banchetto di Santa Cecilia del Coro Vandelia

Idee, convivialità e tanta voglia di stare insieme

BARZIO – Si è tenuta ieri sera, sabato, a Barzio la festa istituzionale del Coro Femminile Vandelia, organizzata dal direttivo presieduto da Cristina Barbini, un momento conviviale attorno ad una tavola imbandita di nuove idee, condivisione e progetti sul nascere.

Santa Cecilia, che da sempre crea l’occasione per le associazioni musicali di celebrare il proprio “onomastico”, si è tramutata per il Vandelia in una serata ricca di ospiti che hanno rappresentato nella loro quasi completezza, il mondo istituzionale e musicale dell’altopiano valsassinese e lecchese. Un incontro di volti e personaggi che trascorrono gran parte della loro vita dedicandosi agli altri attraverso l’espressione musicale, corale o strumentale.

Il coro, al suo quinto anno di vita, ha dato modo agli invitati, tra cui i direttori Giuseppe e Antonio Scaioli, Riccardo Invernizzi e Francesco Bussani, di trascorrere in armonia un momento in cui riflettere sulla musica come veicolo di aggregazione, didattica e, perchè no, divertimento. Hanno partecipato diversi presidenti e rappresentanti di quelle associazioni che assieme al Vandelia, hanno già avuto un trascorso di collaborazione e, con grande soddisfazione per il direttivo, l’occasione si è tramutata in un fertile terreno per pensare a nuove esperienze.
Il coro, ora diretto dal giovane ed intraprendente Francesco Bussani, si dedicherà a un periodo di studio per affinare la propria tecnica vocale, spaziando nel repertorio in brani dedicati alla coralità femminile di diverse epoche.

Entusiasta la vicepresidente Paola Minonzio, che per l’occasione ha prodotto un videoclip sui cinque meravigliosi anni musicali del coro, destinati a non fermarsi e ad essere solo l’inizio di una lunga storia.

“Una serata perfettamente riuscita – spiega il presentatore del Coro, Michele Casadio, presidente della Consulta Musicale di Lecco – dove si è toccato con mano quanto la coralità rappresenti per il nostro territorio, non solo una serie di appuntamenti concertistici di valore culturale ma anche una dimensione di partecipazione. Siamo fieri inoltre, come Consulta Musicale, che questo “nostro” coro femminile si distingua per la volontà di condividere con gli altri il proprio entusiasmo ed un sano clima associativo, che di questi tempi, non può che far bene”.

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