Anche due artisti lecchesi cantano “17 fili rossi + 1” per ricordare Piazza Fontana

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Renato Franchi alla chitarra e Claudio Ravasi
Renato Franchi alla chitarra e Claudio Ravasi

L’album di musica, canzoni e monologhi ha visto la collaborazione di Claudio Ravasi e Daniele Ridolfi

Presentazione il 30 novembre all’auditorium di Radio Popolare e in diretta radio dalle 21 alle 22

LECCO – Ci sono anche quattro mani lecchesi nel nuovo progetto “Diciassette fili rossi + 1”, un disco di canzoni e lettere, per ricordare la strage di piazza Fontana, grave attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano, presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura, che causò 17 morti e 88 feriti. L’album, che si compone di 16 tracce, vuole rievocare l’attentato e le sue 18 vittime: le 17 persone che persero la vita nell’esplosione più l’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato da una finestra della Questura tre giorni dopo e riconosciuto come diciottesima vittima dal presidente Giorgio Napolitano nel 2009.

Un progetto di portata nazionale, che sarà presentato il 30 novembre all’auditorium di Radio Popolare dalle 21 alle 22, che vede impegnati anche i lecchesi Claudio Ravasi, scrittore appassionato di musica, e Daniele Ridolfi, giovane cantautore e scrittore. Undici brani musicali e cinque interventi attoriali. Delle canzoni che raccontano la strage nella Banca dell’Agricoltura, la title track è stata scritta da Renato Franchi partendo da un testo di Fulvio Mario Beretta. Come sovente accade nelle composizioni del cantautore legnanese, un evento tragico come quello dell’esplosione della bomba è raccontato con delicatezza: la canzone si apre infatti rievocando una Milano invernale, avvolta in una fitta nebbia e illuminata dalle luci di Natale, e seguono alcuni “quadretti” che descrivono la quotidianità dei protagonisti, inconsapevoli del proprio crudele destino. In conclusione, vengono ricordati i nomi delle 18 vittime, “17 cuori in cielo con Pino Pinelli”. Dal punto di vista musicale, i timbri di chitarra, pianoforte, violino e percussioni dialogano con la fisarmonica di Roberto Nassini, a cui è affidata la toccante introduzione del pezzo.

Daniele Ridolfi (foto Facebook)
Daniele Ridolfi (foto Facebook)

Nell’articolato lavoro che sarà presentato tra poche ore il cantautore lecchese Daniele Ridolfi ha dato voce proprio Giuseppe Pinelli nel brano inedito scritto proprio da lui intitolato “Un ferroviere”. I cinque interventi attoriali raccontano invece, da diversi punti di vista, non solo l’accaduto del 12 dicembre, ma anche le sue cause, riconducibili al complesso e torbido disegno della “strategia della tensione” che affonda le sue radici già nell’immediato dopoguerra. E qui troviamo l’intervento dell’altro lecchese, lo scrittore appassionato di musica Claudio Ravasi. La lettera (scritta dall’oggionese e interpretata da Paolo Raimondi) A Milano vado poco esprime i sentimenti di una persona che, in gioventù, ha vissuto gli eventi dell’epoca stragista in maniera inconsapevole e che a distanza di molti anni ne percepisce il peso e l’importanza.

I due artisti lecchesi hanno avuto l’opportunità di collaborare a un progetto di ampio respiro che ha visto anche la partecipazione di personaggi di caratura nazionale come Moni Ovadia, Renato FranchiDaniele Bianchessi, i Gang, Alessio LegaYo Yo Mundi e il cantautore emergente Andrea Carlo, solo per citare alcuni nomi. A coinvolgere Claudio Ravasi è stato proprio Renato Franchi, cantautore di Milano, con cui ha collaborato spesso. E proprio Ravasi, 67 anni, presenterà il disco anche a Oggiono il prossimo 13 gennaio, presso la biblioteca di Imberido, un luogo non casuale visto che proprio lì gestisce uno spazio lettura per la biblioteca di Oggiono dove organizza presentazioni di libri e concerti in acustico.

17 fili rossi + 1 piazza Fontana

La presentazione di “Diciassette fili rossi + 1” è in programma giovedì 30 novembre durante la trasmissione di Radio Popolare Live Pop che va in onda tutti i giovedì dal vivo nell’auditorium Demetrio Stratos a Milano e in onda, in diretta, dalle 21 alle 22. Conduce la serata Lorenza Ghidini. “Diciassette fili rossi + 1” è un album contro ogni forma di indifferenza, patrocinato tra gli altri dall’associazione Piazza Fontana e dal comitato Non Dimenticarmi.