Suoni di Banda: un progetto per sottolineare il valore sociale e culturale della banda

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Banda Verdi

Grazie al Fondo Arti dal Vivo in programma cinque concerti sul territorio

Coinvolte quattro storiche formazioni lecchesi: “Una ricchezza da valorizzare”

LECCO – La banda come valore sociale e culturale. Questo il tema centrale del progetto “Suoni di Banda” presentato dalla Filarmonica Giuseppe Verdi di Lecco e realizzato con il contributo del Fondo Arti dal Vivo sostenuto dai comuni soci di Lario Reti Holding, Fondazione Comunitaria del Lecchese e Acinque Energia.

A entrare nel vivo del progetto sono stati il presidente della Filarmonica Angelo Rusconi, noto musicologo lecchese, e il responsabile gruppo Alessandro Longhi: “Lo spirito del progetto è quello di valorizzare la realtà della banda in primis la sua funzione sociale: non dimentichiamo che decine di ragazzi, volontariamente, si trovano ogni settimana a studiare pezzi di un repertorio non banale, e questa banda è una delle poche che mantiene fedelmente anche un repertorio storico accanto a musiche più attuali. Quando nel 1872 l’Aida di Verdi fu rappresentata alla Scala di Milano, a Lecco furono le bande a farne ascoltare dei pezzi già nella stagione 1872/73″.

Proprio partendo da questo dato è nato il progetto che punta a mettere insieme le bande più storiche del territorio. “Suoni di Banda”, infatti, coinvolge quattro dei più antichi sodalizi: la Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Lecco-San Giovanni, fondata nel 1809, fa da capofila di una cordata a cui partecipano il Corpo Musicale “Santa Cecilia” di Barzio fondato nel 1887, il Corpo Musicale Mandellese di Mandello del Lario, documentato dal 1770, e il Corpo Musicale “Marco d’Oggiono” di Oggiono, nato nel 1856. I quattro presidenti Angelo Rusconi, Mario Tagliaferri, Carla Lafranconi e Giuseppe Giudici hanno puntato sulla scommessa di pensare la banda non solo come realtà locale, ma come realtà territoriale che va a portare cultura, partecipazione e servizio sociale a largo raggio, anche in centri che non hanno, o non hanno più una, una banda.

“Si tratta di corpi musicali che hanno tutti almeno un secolo di vita – ha ricordato il presidente Rusconi -. Lo scopo è quello di portare la banda in vari centri della provincia, anche in quei centri che una banda non l’hanno più come Olginate e Varenna. Sempre con la finalità di sottolineare la funzione sociale e culturale della banda. Il patrimonio delle bande è una novità anche per me, ma vedo che c’è una storia passata e presente da valorizzare. Senza contare che la banda porta felicità alle persone e oggi c’è molto bisogno anche di questo, perché le bande possono fare molto per le persone”.

“Sono molto contenta di portare i saluti della Fondazione ma anche di Acinque Energia e Lario reti Holding con cui si è iniziato questo viaggio bellissimo che ci ha permesso di scoprire realtà molto interessanti sul territorio – ha detto Maria Grazia Nasazzi -. Le bande mi sono particolarmente care perché rappresentano una consegna generazionale, che diventa didattica, da non sottovalutare ma anzi da potenziare. Un altro punto importante è l’importanza sociale: dopo il Covid abbiamo molti punti da riprendere in mano con serietà e questo linguaggio è molto educativo. Apprezzo anche il fatto di voler far rete con le altre bande del territorio perché il futuro è dentro lì: ognuno appartiene alla sua storia ma il condividere con gli altri attraverso il confronto e il dialogo è una ricchezza e una forma di forza”.

Il progetto prevede un calendario di cinque appuntamenti che toccheranno la città di Lecco ma anche Barzio, Abbadia, Olginate e Varenna nella splendida cornice di Villa Monastero. Cinque appuntamenti che toccano diversi temi legati alla storia e all’identità delle bande. Il progetto è stato reso possibile anche grazie al fondamentale contributo dei donatori privati Crippa Serramenti e Reale Mutua, regolarmente vicini alle realtà non-profit, e alla concessione gratuita degli spazi da parte della Provincia di Lecco e della Camera di Commercio Como-Lecco.

Il concerto inaugurale, a ingresso libero, si terrà sabato 3 dicembre alle ore 21 presso l’Auditorium Casa dell’Economia con il suggestivo programma del 49° Concerto di San Nicolò “La magica voce di Sheherazade – Miti, fiabe e leggende in musica”, che impagina brani di Rimsky-Korsakov, Catalani (la raffinata “Danza delle Ondine” dall’opera “Loreley”) e alcune celeberrime colonne sonore come “Il fantasma dell’opera” di Andrew Lloyd Webber, con la partecipazione straordinaria dell’organista Flavia Crotta. Grazie alla collaborazione con il Comune di Lecco, il concerto costituisce inoltre la serata inaugurale delle celebrazioni di San Nicolò 2022.

A nome di tutti gli enti partecipanti, Mario Tagliaferri, presidente della “Santa Cecilia” Barzio, dichiara: “È stato per noi un onore accettare l’invito della Filarmonica Giuseppe Verdi di Lecco per poter partecipare insieme a loro ed ad altre realtà musicali al progetto Suoni di Banda. Dicono che l’unione fa la forza e questa ne è la dimostrazione. La collaborazione e la cooperazione con altre associazioni musicali non solo permette di creare nuove amicizie e legami, ma aiuta a far conoscere il valore della musica e delle realtà bandistiche”.

Il prossimo appuntamento è previsto domenica 1 gennaio alle ore 21 al Pala Acel di Barzio con il concerto Capodanno all’italiana eseguito dal Corpo Musicale “Santa Cecilia” di Barzio diretto da Iose Ratti. Seguiranno concerti ad Abbadia Lariana, Olginate e Varenna nel corso del 2023.