Festival della Letteratura a Mandello, si prosegue con lo spettacolo “inVIOLAta”

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L’appuntamento è per venerdì 3 maggio alle ore 21

Ad interpretare lo spettacolo saranno tre giovani attrici: Maria Barnaba, Sandra Di Gennario e Ilenia Sibilio

MANDELLO DEL LARIO – Continuano gli appuntamenti del Festival della Letteratura, organizzato dall’Assessore alla Cultura e Istruzione, Doriana Pachera. Lo spettacolo dal titolo “inVIOLAta“, dedicato ai più piccoli e ad adolescenti, si terrà venerdì 3 maggio alle ore 21 presso il Teatro San Lorenzo. Drammaturgia e regia di Teresa Cerere e David Marzi.

Nello spettacolo saranno presenti più stili narrativi e verranno sviluppati: il viaggio dell’eroina, il dramma familiare, quello giudiziario e la cronaca criminale. Ad interpretare lo spettacolo, tre giovani attrici: Maria Barnaba, Sandra Di Gennario e Ilenia Sibilio.

“Il 17 dicembre 1966 è il giorno in cui la storia è cambiata. La vita di Franca Viola è una di quelle storie che (quasi) tutti sanno ma nessuno conosce davvero. Questo, perché scandagliare la vicenda familiare e processuale attorno a quella data, ci costringe a guardare dentro una botola scura in cui giace, nascosta, parte della nostra cultura, della nostra legislazione e del nostro retaggio sociale – continua Doriana Pachera – Franca Viola ci obbliga a realizzare che, dentro casa nostra, esiste un tappeto dove abbiamo frettolosamente provato a nascondere la polvere di un passato che, ancora oggi, sembra non voler sparire del tutto. All’epoca, l’articolo 544 del codice penale recitava così: ‘Per i delitti preveduti dal capo primo e dall’articolo 530, il matrimonio, che l’autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti penali’; in altre parole, ammetteva la possibilità di estinguere il reato di violenza carnale, anche ai danni di minorenne, qualora fosse stato seguito dal cosiddetto matrimonio riparatore”.

“Questi avvenimenti, hanno incatenato per anni, decine e decine di donne, a dei matrimoni coatti con i propri aguzzini. Fino a quando una giovanissima ragazza, che abitava nella Sicilia rurale di Alcamo, ha detto no. Un anno prima e cioè il 26 dicembre 1965, Franca Viola, all’età di diciassette anni, fu rapita e violentata da Filippo Melodia, nipote del boss mafioso Vincenzo Rimi. Otto giorni di segregazione, digiuno forzato e percosse. Al momento della sua liberazione, per tutti il matrimonio era la via più scontata, quasi automatica. Per tutti, ma non per lei e la sua famiglia” spiega l’Assessore alla Cultura e Istruzione.

“Questo fatto innescò un dibattito parlamentare che si concluse soltanto il 5 agosto del 1981 con la legge 442 del ministro Oronzo Reale con la quale vennero abrogati il matrimonio riparatore e il delitto d’onore previsti dal Codice Rocco. Si considerava delitto d’onore quel delitto commesso da un uomo, in stato d’ira nei confronti della moglie, della figlia o della sorella se colpevoli di un atto sessuale illegittimo. L’accusato in virtù di questo articolo aveva una notevole riduzione di pena. Franca Viola ora ha 76 anni vive ad Alcamo con il marito scelto da lei e l’8 marzo 2014 ha ricevuto l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal presidente Giorgio Napolitano” conclude così Doriana Pachera, Assessore alla Cultura e Istruzione.

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