Olgiate: sala gremita per il libro di Giovanna Fumagalli Biollo “L’amore non si butta”

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Giovanna Fumagalli Biollo

Il libro parte dall’esperienza autobiografica del lutto provocato dalla morte del marito

“Sono caduta anch’io nel pozzo, ma sono risalita. Ognuno dentro di sé ha forza e capacità per rimettere in circolo l’amore”

OLGIATE MOLGORA – “Un libro di grande speranza”. Così è stato definito “L’amore non si butta. Rimettere in circolo l’amore dopo un lutto”, volume scritto da Giovanna Fumagalli Biollo, durante la presentazione avvenuta sabato scorso, 15 novembre, nella gremitissima sala consiliare del Comune.

Counselor, volontaria attiva in paese e anche consigliera comunale, Fumagalli ha di recente dato alle stampe, con la casa editrice Effatà, una pubblicazione nata dal percorso vissuto sulla propria pelle dopo la morte del marito, Davide Biollo, nel 2020. Un dolore forte, profondo, ancora attuale, che però, con il passare dei mesi si è fatto speranza e amore, condivisione, riconoscenza e sguardo aperto al futuro.

Intervistata da Matteo Fratangeli, vice sindaco e amico, Fumagalli ha messo in luce, con la consueta garbatezza e disponibilità, come ciascuno di noi abbia la possibilità di resistere anche a una ferita enorme e per certi versi non rimarginabile come quella provocata della perdita di una persona cara. “Sono caduta anche io in quel pozzo profondo e ci ho messo tanto per tornare su. Ma è possibile farlo, è possibile trovare la chiave giusta per stare dentro la fatica e il dolore provocati dalla morte di una persona amata. E proprio per questo ho voluto parlare della mia elaborazione del lutto, mettendomi a nudo e condividendola perché tutti abbiamo dentro di noi una forza inimmaginabile”.

Il libro è rivolto anche a chi sta vicino a chi sta elaborando un lutto, ma anche a chi, almeno apparentemente, è lontano da questa dimensione: “Diamo per scontate troppe cose, troppe fortune: pensiamo di aver a disposizione un tempo infinito per dirci che ci vogliamo bene, ma non è così: la morte fa parte della vita, anche se preferiamo non dircelo perché abbiamo una paura enorme di parlare del lutto”.

Proprio per questo l’obiettivo è quello di portare in giro il più possibile, tra biblioteche e incontri pubblici, il libro, il cui ricavato sarà interamente devoluto all’associazione Fabio Sassi che gestisce l’Hospice ll Nespolo di Airuno. “Devo tantissimo a loro non solo per la cura ricevuta da mio marito, ma anche per il percorso di mutuo aiuto effettuato dopo”.

Sprofondata nel vuoto del pozzo, che sembrava senza fondo, Giovanna Fumagalli Biollo ha trovato dentro di sé la forza di alzare nuovamente lo sguardo verso l’alto, ricominciando a guardare al futuro: “Una mattina mi sono svegliata e ho sentito che l’aria profumava di buono” l’ho scritto anche nel libro. Qualcosa era cambiato: avevo capito che la vita che avevo vissuto fino a qual momento non l’avrei mai più avuta indietro. Ma potevo andare avanti, coltivando nuovi interessi, relazioni e idee attraversando quel lutto e trovando un equilibrio diverso”.

Forte dell’amore provato e condiviso in precedenza. “Il titolo del libro non è casuale: penso davvero che l’amore non si butta e che vada sempre rimesso in circolo, nella propria famiglia, nella propria comunità, nella propria vita”.