CGIL: “La ripresa? Lontana. Il mercato del lavoro è bloccato”

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LECCO – “Continua questa situazione di galleggiamento dell’economia locale, l’occupazione è ancora ferma, non c’è la tanto auspicata inversione di tendenza della ripresa occupazionale”.

Il segretario provinciale della Cgil, Wolfango Pirelli, non ha dubbi: la ripresa è ancora lontana e se il tasso di disoccupazione ha subito un lieve decremento siamo ancora di fronte ad un forte precariato, con un ricorso massiccio alle agenzie interinali, ai contratti a scadenza, ai voucher.

“Non è un’occupazione stabile e nemmeno di qualità – spiega il sindacalista – finita la fase della decontribuzione è terminato anche l’effetto sulle assunzioni con contratti a tutele crescenti, si sono spese parecchie risorse per un risultato limitato. Oggi il mercato del lavoro anche nel lecchese è bloccato, anche quelli che riescono ad entravi faticano”.

Per il leader della Cgil lecchese occorrerebbe uno “shock” politico: “Servono politiche nazionali per incentivare le assunzioni, il mercato da solo non riesce a produrre occupazione, l’ente pubblico deve trasformarsi da spettatore a protagonista, investire in opere infrastrutturali. I temi ci sono, penso a quelli sollevati in Industria 4.0, alla banda larga, il Piano Casa promosso dal Governo se attuato può mettere in movimento importanti investimenti”.

Wolfango Pirelli
Wolfango Pirelli

Dove recuperare le risorse? “Stiamo chiedendo ‘sconti’ all’Europa per la ricostruzione nei paesi colpiti dal terremoto e quei soldi vanno spesi. Ci sono poi delle scelte politiche che si possono fare, in passato si è deciso di togliere l’Imu anche sulle grandi case e si è rinunciato così a delle risorse che potevano esserci”.

L’altro grande problema, sottolinea Pirelli, è la crisi dei consumi “che devono essere sostenuti – spiega il sindacalista – l’ inversione tendenza sui consumi può aiutare la ripresa economica. Oggi c’è molta esportazione, anche da parte delle aziende lecchesi, ma mercato interno è bloccato, anche per far ripartire i consumi servono delle scelte: i rinnovi dei contratti a partire da quelli del settore pubblico, fermo da otto anni, le risorse messe in campo finora sono state poche, servono operazioni sui redditi da lavoro e sulle pensioni, non basta qualche mancia elettorale”.

Su Lecco per la Cgil si vive il riflesso della situazione nazionale, con una criticità in più: “ C’è un problema di governance territoriale. Il processo di riordino istituzionale spinge verso una centralizzazione che rischia di togliere il potere decisionale al territorio. Il futuro delle Province, l’atteso accorpamento della Camera di Commercio hanno fatto venire meno un soggetto istituzionale che possa regolare il territorio, manca un luogo di programmazione”.