Bonus Edilizia e DL Energia, dal Governo prime risposte. “Ora stop a continue modifiche”

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muratore edilizia costruzioni

Il presidente di Confartigianato Imprese Lecco
Daniele Riva

“La nuova strada rappresenta una scelta equilibrata anche per colpire le frodi che danneggiano tutti”

LECCO – “Il decreto legge approvato in questi giorni dal Governo offre alcune fondamentali risposte per sbloccare l’utilizzo dei bonus edilizia”. Il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva commenta così il provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri che introduce “Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia”.

Divieto di effettuare più di tre cessioni del credito, quelle oltre la prima dovranno essere a favore di banche, assicurazioni o società finanziarie vigilate e non potranno essere di entità parziale e sanzioni penali molto pesanti per i tecnici che certificano costi gonfiati o inesistenti.

“Il Governo – sottolinea Riva – ha recepito le nostre sollecitazioni per modificare la stretta sulla cessione dei crediti contenuta nell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, di fatto, ha paralizzato il mercato delle costruzioni. La nuova strada individuata dall’Esecutivo rappresenta una scelta equilibrata anche per colpire le frodi che danneggiano tutti, a cominciare proprio dalle imprese del settore costruzioni. Ora rimane aperto il problema della cessione del credito fra fornitori e distributori di componenti all’interno delle filiere: ci auguriamo possa essere considerato e risolto nell’ambito dell’esame parlamentare”.

Daniele Riva

Il presidente degli artigiani, inoltre, auspica che “con il nuovo provvedimento si concluda la stagione delle continue modifiche ai bonus edilizia, ben 9 negli ultimi 20 mesi. E’ tempo di un assetto normativo definitivo per restituire finalmente alle imprese la certezza di poter investire e lavorare e contribuire al rilancio di un settore fondamentale per la nostra economia e per la transizione green”.

Confartigianato apprezza inoltre le misure del Decreto Legge Energia approvato dal Consiglio dei Ministri che annullano gli oneri di sistema in bolletta anche per il secondo trimestre dell’anno e riducono l’IVA sul gas al 5%. Tuttavia – fa rilevare la Confederazione – rimangono penalizzate le PMI nelle filiere del Made in Italy che, pur non avendo consumi rilevanti, non possono accedere al credito di imposta per energia e gas, come invece è previsto per le imprese industriali. Si tratta di una criticità da affrontare con urgenza, perché la crisi delle filiere non risparmia le imprese a minori consumi che vedono le loro bollette più che raddoppiate. Confartigianato indica in particolare le gravi difficoltà delle aziende delle filiere tessili che hanno definito i listini e chiuso i contratti prima che scoppiasse il caro-energia e ora non possono nemmeno interrompere la produzione, perché obbligate a consegnare ai clienti al prezzo concordato, pena l’applicazione dì penali per mancata fornitura e mancata vendita.