“Fattore Umano. Lavoro in cerca di persone”, a Lecco il convegno di Mestieri Lombardia

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Lavoro, persone, inclusione, vulnerabilità, reti, innovazione

Un evento incentrato sulle trasformazioni a cui negli ultimi anni stiamo assistendo nel mondo del lavoro

LECCO – Lavoro, persone, inclusione, vulnerabilità, reti, innovazione, sono queste alcune delle parole chiave emerse durante il convegno “Fattore Umano. Lavoro in cerca di persone”, che si è svolto martedì 21 novembre presso la Camera di Commercio di Lecco, organizzato da Mestieri Lombardia, in collaborazione con il Consorzio Consolida.
A fare gli onori di casa Lorenzo Guerra, Presidente di Consorzio Consolida, che ha invitato sul palco per i saluti istituzionali Mauro Piazza, Sottosegretario della Giunta Regionale; Mauro Gattinoni, Sindaco di Lecco; Carlo Malugani, Consigliere della Provincia di Lecco, e Valeria Negrini, Presidente Confcooperative Federsolidarietà Lombardia.

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Un evento incentrato sulle trasformazioni a cui negli ultimi anni stiamo assistendo nel mondo del lavoro, che ha posto l’attenzione su come oggi la risorsa più rara siano le persone portando un nuovo punto di vista sul tema. Ha sottolineato in apertura dei lavori Federica Castellucci, Coordinatrice di Mestieri Lombardia: “Non sarà forse giunto il momento di rovesciare il paradigma? Di immaginare che non siano più le persone ad adattarsi al lavoro, ma il lavoro che si adatta alle persone ed alle loro specificità?”

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Si è partiti da questa provocazione per porre in luce l’esperienza della cooperazione sociale, quale esempio di realtà imprenditoriale che da sempre è capace di mettere le persone al centro, ascoltandone i bisogni ed adattando di conseguenza attività e modelli organizzativi, e che potrebbe essere d’ispirazione anche per il mondo for profit.

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Tale know how è stato raccontato in particolare dai primi due relatori: Riccardo Bodini, direttore di Euricse, che a partire dall’esperienza degli inserimenti socio-occupazionali nel territorio del lecchese ha sottolineato come “il lavoro non è solo il fine ma un mezzo, ed è possibile abilitare al lavoro anche persone con fragilità importanti se riusciamo ad adattare il lavoro alla persona”; e Giuseppe Guerini, presidente di CECOP – CICOPA, che ha messo in luce la capacità delle cooperative sociali di tipo B di essere al contempo inclusive, innovative e competitive.

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Si è passati poi a parlare del mondo delle imprese for profit con l’intervento di Enrico Dalla Rosa, senior HR Consultant di Axia, che si è interrogato su come oggi le grandi aziende possano o vogliano evolversi di fronte alla realtà che cambia; ed, infine, con Ilaria Fiore, ricercatrice di ADAPT, che ha portato la riflessione su come sia possibile integrare la vulnerabilità nei modelli organizzativi aziendali, a partire dall’esempio dell’inclusione della disabilità, ricordando che “l’inclusività è la caratteristica di una società matura”.

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La mattina si è conclusa con una tavola rotonda che ha visti dialogare diversi punti di vista ed esperienze con Francesca Seghezzi (CGIL), Giuseppe Bruni (Cooperativa sociale Cauto), Maria Grazia Nasazzi (Fondazione Comunitaria del Lecchese), Martina Penati (TechnoProbe SpA), Simone Cerlini (AfolMet Città metropolitana di Milano), e Valentino Santoni (Percorsi di Secondo Welfare).

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In chiusura, Guido Agostoni, Presidente dei Distretti sociali del lecchese, che ha sottolineato il ruolo del lavoro all’interno del sistema di welfare locale e Fabio Loda, Presidente di Mestieri Lombardia, che ha ripercorso gli interventi della mattinata ricordando l’impegno di Mestieri Lombardia nel “fare rete fra sociale, for profit e pubblica amministrazione, anche per ridare un vero valore fondativo al lavoro non solo da un punto di vista produttivo”.