L’export lariano cresce e a Lecco anche oltre i valori pre-Covid

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Andamento positivo per le imprese lecchese e comasche che esportano all’estero

A Lecco crescono del 18% rispetto al 2020 e dell’8% sul 2019

LECCO – Nel 2021 l’area lariana ha esportato merci per 10,6 miliardi di euro (+15,9% rispetto al 2020): la crescita è leggermente inferiore a quella media lombarda e nazionale (rispettivamente +19,1% e +18,2%).

Le importazioni sono ammontate a 6,4 miliardi di euro (+31,7%; Lombardia +24,2%; Italia +24,8%). Il saldo della bilancia commerciale continua ad essere positivo, anche se in diminuzione: si è attestato a +4,2 miliardi di Euro (-2,1%).

Anche rispetto al 2019, i valori lariani mostrano un aumento: le esportazioni del +3,6% (contro il +6,6% regionale e il +7,5% nazionale); le importazioni del +17,7% (a fronte del +11,8% lombardo e del +9,8% italiano). Anche in questo caso il saldo della bilancia commerciale lariana è positivo, ma in calo (-12,3%); il disavanzo della nostra regione è più che raddoppiato (peggiora del 111,7%); diminuisce anche l’attivo commerciale dell’Italia (-10,4%).

Rispetto al 2020, a Como le esportazioni crescono del 13,5% (5 mld); le importazioni (2,7 mld) del 25,7% (l’avanzo commerciale cala dello 0,9%); l’import è superiore anche al 2019 (+12,3%), mentre l’export è in calo dello 0,4% (avanzo commerciale -14,9%).

Lecco, con 4,1 miliardi di esportazioni e 2,1 di importazioni, mostra incrementi di export e import sia rispetto allo scorso anno, sia nei confronti della situazione pre-Covid. Nei confronti del 2020, le esportazioni sono cresciute del 18,8%, le importazioni del 39,4%; l’avanzo della bilancia commerciale diminuisce del 3,5%. Con riferimento al 2019, rispettivamente +8,9%, +24,5% e -9%.

Nel raffronto con il 2020, tutte le province lombarde evidenziano incrementi delle esportazioni, e tutti tranne Lodi anche delle importazioni. Le prime crescono soprattutto a Cremona, Mantova, e Brescia (rispettivamente +32,6%, +27,4% e 26,1%; Lecco si posiziona al 5° posto regionale e Como al 9°); per le seconde Mantova e Brescia guidano la classifica (rispettivamente +49,5% e +49,1%), seguite da Lecco (Como è 10a ).

Nei confronti dell’anno pre-Covid, in Lombardia, oltre a Como, solo Pavia evidenzia un calo delle esportazioni (-8,4%; Lecco è 7a e Como 11a ); le importazioni diminuiscono solo a Lodi (-3,6%; Lecco è 4a e Como 9a )

I mercati di riferimento delle imprese

Nel 2021 il mercato continentale di riferimento per l’economia lariana rimane quello europeo (a cui fa capo il 72,8% delle esportazioni e il 74,3% delle importazioni), in crescita sia rispetto al 2020 (+16,7% l’export e +33,4% l’import), sia del 2019 (+2,8% e +19,5%).

Il mercato asiatico è il secondo per importanza: 13,5% delle esportazioni e 20,3% delle importazioni; nei confronti del 2020 le prime evidenziano un incremento del 10,6%, le seconde del 28,5%. Anche rispetto al 2019 si notano aumenti (rispettivamente +5,3% e +11%). Il 3,9% dell’import e il 10,5% dell’export lariano hanno riguardato il mercato americano, in crescita rispetto ad entrambi i periodi considerati, per tutti e due gli indicatori: l’import cresce del 16,5% rispetto al 2020 e del 19,1% rispetto al 2019; l’export rispettivamente del 17,4% e del 9,2%. Il 2,4% delle esportazioni ha riguardato l’Africa, con un incremento del 18,2% rispetto al 2020, ma in calo del 5,8% nei confronti del 2019.

Le importazioni verso l’Africa nel 2021 sono state pari all’1,4% del totale (+41,1% nei confronti del 2020 e +23,5% rispetto al pre-Covid). Nel 2021, il mercato europeo ha un “peso” superiore per Como guardando alle esportazioni (74,1% contro il 71,4% di Lecco), ma inferiore guardando alle importazioni (68,3% e 81,3%). Ciò vale anche per l’import dall’Asia, la cui quota per Como è quasi doppia rispetto a quella lecchese (26,2% contro 13,5%); i rapporti si invertono per l’export (12,3% contro 14,9%). Con l’America le due province hanno simili incidenze sia per le esportazioni (Como 10,2%; Lecco 11%) che per le importazioni (3,8% contro 3,9%). Limitati, in entrambi i territori, sono i rapporti commerciali con Africa e Oceania; per entrambe l’export è superiore all’import.

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