Sciopero a Lecco: Sindacati uniti per la sicurezza sul lavoro dopo la tragedia di Firenze

Tempo di lettura: 2 minuti
sciopero
(foto archivio)

Feneal e Fillea, Fiom e Uilm con Cgil e Uil il 21 febbraio 2024 sciopereranno le ultime 2 di ore di ogni turno

“Smettiamola con la retorica del cordoglio. Vogliamo luoghi di lavoro più sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro. Vogliamo rispetto e dignità per le persone!”

LECCO – Anche Feneal e Fillea, Fiom e Uilm insieme alle Confederazioni di Cgil e Uil del territorio di Lecco, mercoledì 21 febbraio 2024 sciopereranno le ultime 2 di ore di ogni turno.

Nella mattinata di mercoledì i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali si recheranno a un incontro con il Prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, per presentare la Piattaforma Unitaria ed esporre l’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Lo sciopero è in risposta a quanto accaduto nel cantiere dell’Esselunga a Firenze definito dai sindacati “una sconfitta per tutti”. Una strage quella di venerdì 16 febbraio, al cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga dove è crollata una delle grandi travi portanti del tetto con sopra il solaio, investendo una squadra di otto operai, quattro dei quali sono morti.

“Sembra che il contatore non si voglia fermare: nel 2024 sono già 145 i lavoratori morti in Italia. La strage di Firenze, seguita da altri infortuni avvenuti nei giorni successivi, ci porta ancora una volta a dire basta alle morti sul lavoro – urlano a gran voce i sindacati – Smettiamola anche con la retorica del cordoglio, è il momento che il Governo, le Imprese e le loro Associazioni di rappresentanza si assumano le proprie responsabilità: stop alle gare al massimo ribasso, agli appalti a cascata, alla mancanza di controlli. Tutto questo genera ulteriore precarietà sul lavoro e le conseguenze in termini di vite umane non sono una fatalità, ma il frutto di scelte deliberate”.

Cgil e Uil, Feneal e Fillea, Fiom e Uilm rivendicano tutti i contenuti della Piattaforma Unitaria, a oggi ignorata. Cgil e Uil da anni richiedono l’inserimento della patente a punti, una maggiore congruità su tempi e modi di esecuzione del lavoro e l’obbligo della timbratura in cantiere, essenziale per avere la percezione di chi si trova nei luoghi di lavoro e delle ore effettivamente prestate. Fondamentale pr i sindacati anche applicare i CCNL del settore di riferimento, effettuare formazione prima dell’accesso in cantiere e rendere agibile la presenza di RLS, RLST e Ispettori.

“Siamo stanchi dei richiami alla cultura della sicurezza, vogliamo luoghi di lavoro più sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro.  Vogliamo rispetto e dignità per le persone!”.