Se ne occuperà l’associazione culturale Crespi d’Adda
Rota: “Il luogo perfetto per le scuole, per stimolare la conoscenza”
TREZZO SULL’ADDA – Nuova gestione per il Muva, il museo interattivo della Valle dell’Adda ospitato al piano terra di Villa Gina, la sede del Parco Adda Nord. Scaduta la precedente convenzione, da questa settimana e per i prossimi tre anni con l’opzione per altri due si occuperà del rilancio del Muva l’Associazione Crespi d’Adda del presidente Giorgio Ravasio.
L’ambizioso programma presentato ai vertici dell’ente Parco prevede aperture speciali infrasettimanali dei locali del museo dedicate alle scolaresche e a gruppi oltre alle classiche domenicali e nei giorni festivi di maggior affluenza dei visitatori. L’associazione si farà promotrice di animare gli spazi del Muva attraverso attività laboratoriali didattiche di approfondimento per studenti e visitatori.
Inoltre le sale del Muva ospiteranno alcuni degli incontri con gli autori in occasione del Festival della Letteratura di Crespi d’Adda la cui quinta edizione è in programma nel 2023. E poi tante visite guidate dentro e soprattutto fuori dal museo, alla scoperta – insieme a guide competenti e formate – delle bellezze naturali e architettoniche che compongono un contesto territoriale unico nel suo genere per ricchezza culturale, ovviamente con “sconfinamenti” anche nella vicina Crespi d’Adda, patrimonio Unesco.
“Come ho avuto modo di dire in altre occasioni, ritengo il Muva il luogo perfetto per le scuole. Mi spiego meglio. Il luogo perfetto affinché gli studenti dei Comuni del Parco Adda Nord ma anche di quelli vicini possano approcciarsi ad una conoscenza generale del territorio in cui vivono grazie agli strumenti interattivi di cui il nostro museo è dotato. Una visita al Muva può essere il primo passo verso la conoscenza diretta dei nostri luoghi, il luogo perfetto, appunto, che scateni la curiosità dei giovani a recarsi sul posto e a constatare con i loro occhi la bellezza della natura o delle opere architettoniche.
Della proposta che ci ha fatto pervenire l’Associazione Crespi d’Adda ho apprezzato proprio l’attenzione nei confronti delle scuole oltre alla volontà di arricchire l’offerta allestendo tutta una serie di visite guidate e di approfondimento nei luoghi più significativi e ricchi di storia che sorgono nei pressi di Villa Gina, la sede del museo, a partire dalle centrali o la vicina Crespi” ha affermato la Presidente del Parco Adda Nord Francesca Rota.
Le fa eco il consigliere delegato alla cultura del Parco Ignazio Ravasi: “Sulla base del lavoro avviato con gli Stati Generali della Cultura è emersa l’esigenza di valorizzare, di fare rete e costruire sinergie con le altre realtà che operano all’interno del Parco Adda Nord. La scadenza della convenzione con l’associazione che gestiva precedentemente il Muva ha riportato d’attualità queste urgenze invitandoci a prendere in considerazione prima di tutto chi già opera bene sul territorio, lo conosce, lo stimola. E così la nostra scelta è caduta sulla ricca proposta formulata dall’Associazione Culturale Crespi d’Adda che già gestisce il Visitor Centre del villaggio operaio con cui, insieme al Comune di Capriate, abbiamo avuto già modo di collaborare per altre iniziative legate al piano di gestione del sito Unesco e di cui apprezziamo le modalità e lo spirito. Siamo certi che grazie al lavoro di Giorgio Ravasio e dei suoi collaboratori il Muva troverà nuovo slancio e sarà prezioso strumento di conoscenza sia per gli studenti che per gli adulti”.
Dal canto loro i diretti interessati spiegano per voce di Giorgio Ravasio, fondatore e presidente dell’associazione che, grazie alla convenzione con il Comune di Capriate San Gervasio, ha dato vita al progetto dell’Unesco Visitor Centre di Crespi d’Adda, considerato da Unesco un modello virtuoso ed esemplare di gestione culturale e turistica: “È un grande risultato per l’Associazione Crespi d’Adda ed una grande soddisfazione personale poter avviare una collaborazione con il Parco Adda Nord per la gestione del Muva. Nessuno lo sa ma quando, nel 1994, accompagnai per il nostro territorio fluviale Louis Bergeron, delegato dall’Unesco per la candidatura di Crespi d’Adda, lo storico dell’industria rimase impressionato dalla presenza sull’Adda di straordinarie opere dell’ingegno industriale: il naviglio, le centrali idroelettriche, i canali, il ponte in ferro. Tutto questo contribuì a valorizzare ancora di più la candidatura di Crespi d’Adda alla World Heritage List. Oggi con l’inizio di un progetto di valorizzazione del Museo che promuove la conoscenza della storia di questi beni chiudiamo un cerchio. L’idea è fare del Muva un forte punto di interesse e una destinazione dei visitatori per animarlo e renderlo vivo. Aggiungerlo come tappa al percorso di scuole e gruppi che visitano Crespi d’Adda è il punto di partenza ma intendiamo anche garantirne una regolare e ampia apertura e animarlo con eventi letterari e laboratori tematici in modo da permettere a tutti di approfondire sempre di più la conoscenza del nostro meraviglioso territorio. L’obiettivo, come già a Crespi d’Adda, è la sostenibilità economica del progetto e la spinta alla professionalizzazione del lavoro culturale, da sempre la nostra missione”.
Cos’è il Muva?
Il MUVA è articolato in quattro sale allestite per far conoscere al pubblico la storia, la cultura e la natura degli ambienti lambiti dalle acque del fiume Adda. È caratterizzato da elementi innovativi, complessi ed unici perché, nel suo insieme, adotta un approccio “hands on” associato ad un impiego di tecnologia multimediale interattiva. La Sala Conferenze è la prima che si incontra e il pubblico viene accolto da un video con le istruzioni per la visita, c’è anche una riproduzione della Valle dell’Adda che riporta cenni storici e naturalistici del Parco. Nella Sala Principale situata nella torretta di Villa Gina il visitatore si troverà davanti a una ricostruzione della Valle dell’Adda lungo cui muoversi tramite un cursore. Nelle due
nicchie sono stati ricreati due ambienti tipici del territorio: la palude di Brivio e il villaggio di Crespi con la sua fabbrica. Nella sala Biblioteca è riportata in un testo la vita del naturalista Tibaldi, illustre studioso di Trezzo a cui è dedicata l’ultima porzione del MUVA che contiene un monitor dal quale attingere tutte le informazioni sulle specie di pesci autoctone e non presenti nel fiume.