LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Egregio Direttore, vorrei condividere con il vostro giornale l’esperienza avuta entrando per la prima volta nel CPS (Centro psico sociale) del comune di Lecco. La palazzina, che si trova in via Ghislanzoni e fa parte del lussuoso complesso universitario, è fatiscente già dall’esterno e sembra che debba crollare da un momento all’altro, ma è al suo interno che l’impressione di abbandono e squallore totale colpisce come un pugno nello stomaco.
Il cortile versa in una condizione di degrado veramente deplorevole, ogni dettaglio produce un effetto depressivo che veramente mal si coniuga con le finalità della struttura a cui è destinata. Se conveniamo che l’ambiente incide pesantemente sul benessere delle persone, sembra che questo luogo, a prescindere dell’intervento degli operatori, non possa che avere un effetto molto negativo su qualsiasi azione di cura.
Si può immaginare con quale stato d’animo pazienti e familiari varchino quella soglia.
Distinti saluti”
Anna Mauri