Frecce Tricolori e disagi: servono investimenti se vogliamo migliorare la mobilità

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VARENNA – Riceviamo e pubblichiamo:

Grande affluenza di pubblico in occasione delle esibizioni delle “Frecce tricolori” è un dato scontato, indipendentemente dal campo di gara: ciò che invece va tenuto in considerazione è la capacità ricettiva e organizzativa del territorio interessato dall’avvenimento, che può trasformarsi in episodio negativo se non si organizza la mobilità.

Varenna e i paesi del Centro Lario non hanno bisogno delle Frecce tricolori per far conoscere la loro bellezza e ospitalità già apprezzate e frequentate dal turismo sostenibile desideroso di tranquillità e di godimento culturale.

I commenti dei giornali riportano situazioni di disagio nella mobilità con un rimpallarsi di accuse fra organizzatori della manifestazione e Trenord: si scopre l’importanza del trasporto ferroviario e nello stesso tempo viene al pettine la mancanza di coordinamento e di programmazione per un avvenimento da prendere in carico nell’ambito della protezione civile. Una considerazione riportata dai giornali dimostra ciò che è successo :“L’evento a Varenna è stato ben organizzato, i problemi sono stati sul fronte della mobilità.”

Infatti si è organizzata una festa paesana però a valenza provinciale senza un preciso coordinamento di tutti gli attori capaci di una visione che uscisse dai confini dei borghi. Non è entrato in funzione il ruolo della Provincia, inopportunamente declassata, che aveva dato prova positiva nella precedente manifestazione del 2003 andata liscia, come ha ricordato il Vice Presidente Graziano Morganti che aveva stretti contatti e rapporti con le Ferrovie per aver iniziato l’esperimento della Metropolitana leggera sulle 3 linee ferroviarie esistenti e confluenti su Lecco.

Il caos del deflusso degli spettatori in occasione delle Frecce tricolori 2019 deve essere di monito agli amministratori che devono rendersi conto che la mobilità, da quella straordinaria per avvenimenti o blocchi stradali a quella giornaliera può trovare un miglioramento nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente solo con maggiori investimenti e attenzione al servizio ferroviario.

Il comune di Lecco come capoluogo di Provincia, dove sono collocati servizi accentrati, deve dare il buon esempio riprendendo nel PGT ( Piano di Governo del Territorio) la previsione della Metropolitana leggera, da sperimentare concretamente attraverso contatti e contratti con le Ferrovie Nord. La mobilità su ferro deve essere incentivata attraverso anche disincentivi a quella su gomma se si vuole dare un servizio ai Cittadini anche in termini di minor inquinamento e un contributo al problema dei cambiamenti climatici”.

Pierfranco Mastalli