“Vi voglio dire grazie! Grazie di avermi salvata. E dico salvata perché sì, poteva finire male quella sera se non foste arrivati voi”
LECCO – Pubblichiamo la lettera condivisa dal Comando dei Vigili del Fuoco di Lecco ricevuta da una escursionista soccorsa dagli stessi Vigili del Fuoco dopo essersi trovata in difficoltà durante un’escursione sul San Martino (vedi articolo).
“Cari ragazzi
Quello del 21 agosto 2023 per voi sarà stato uno dei tanti interventi che fate giornalmente, ma per una ragazza come me é stata un’esperienza forte.. un misto tra tantissima paura, adrenalina e alla fine sollievo e felicità. Perciò, anche se probabilmente sarete abituati a ricevere tanti ringraziamenti e complimenti, mi sento di scrivervi due righe.
Vi voglio dire grazie! Grazie di avermi salvata. E dico salvata perché sì, poteva finire male quella sera se non foste arrivati voi.
Voi che dopo 13 ore di lavoro (e che lavoro!) salite di corsa su quella montagna per aiutarmi.
Voi che da subito mi fate sentire al sicuro.
Voi che sapete guidarmi letteralmente passo per passo su quel sentiero così difficile anche quando ormai diventa buio e le gambe tremano per la stanchezza.
Voi che con una pazienza infinita rispettate i miei tempi e ogni 5 metri vi fermate per farmi riprendere il fiato non curandovi assolutamente dell’ora tarda e degli straordinari che vi faccio fare.
Voi che nonostante quasi quasi me lo meriterei un discorso sull’imprudenza nel girare da sola da quelle parti, non mi trattate con altro che assoluta gentilezza.
Voi che con un riflesso incredibile mi tirate su ogni volta che scivolo per non farmi cadere.
Siete stati professionali, estremamente competenti ma anche molto umani e simpatici. Credo che le vostre mogli/compagne così come i vostri colleghi e superiori debbano essere molto orgogliosi di voi. Lo so, me l’avete ripetuto tante volte, é il vostro lavoro. Ma cavolo se lo fatte bene!!
Perciò ancora una volta grazie di cuore.
Sarà per il prossimo tramonto (in un altro posto magari.. e decisamente senza le adidas)
Un abbraccio!”
P.