Scuola. Corsa per le nomine dei prof. I sindacati: “Si rischia di arrivare tardi”

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In questi giorni si susseguono le nomine di docenti e personale scolastico

Si concluderanno dopo l’inizio delle lezioni. La preoccupazione dei sindacati

LECCO – Un anno difficile, più di altri già normalmente complicati: la farraginosa macchina delle nomine di docenti e personale scolastico si è messa in moto anche nel lecchese per cercare di arrivare pronti al suono della prima campanella. Un obiettivo che non sembra così semplice da raggiungere a pochi giorni dall’inizio delle lezioni.

Nei giorni scorsi sono state pubblicate le graduatorie per le scuole dell’infanzia e le convocazioni per le primarie, “a distanza” quest’anno per l’emergenza Covid, tramite l’iscrizione degli insegnanti al portale on line SiGeCo attraverso il quale i docenti, entro il 7 settembre, potranno esprimere le preferenze sulle scuole dove insegnare. Poi si procederà alle nomine.

Mercoledì intanto sono state rese pubbliche le nomine del personale scolastico e amministrativo. “Da oggi possono entrare in servizio – spiega Giuseppe Pellegrino della Uil Scuola – per i docenti delle superiori, invece, ad oggi si prevede la chiusura delle nomine il 18 settembre, per ultimi gli insegnanti di materie tecnologiche, quindi con la scuola già iniziata da qualche giorno. E’ una corsa per stare nei tempi e bisogna augurarsi che le graduatorie siano sufficienti a garantire il fabbisogno di insegnanti”.

“E’ un anno sicuramente molto complicato – conferma Michela Magni della Cgil Scuola – quest’anno, vista l’emergenza sanitaria, le convocazioni non si fanno in presenza ma attraverso il portale informatico e questa p una complicazione in più che si somma ad altre incertezze e paure degli stessi docenti. Stiamo cercando anche noi di fare la nostra parte come sindacati affinché la scuola sia pronta a ripartire. Le scuole nel lecchese si sono date da fare, sono mancate delle circolari ministeriali che avrebbero potuto chiarezza. Tra le altre cose, c’è il tema dei lavoratori fragili su cui non sono state date indicazioni precise”.

Alle nome delle cattedre e dei supplenti, si somma ancora una volta il problema degli insegnanti di sostegno, il cui numero era già in sofferenza nei precedenti anni scolastici. “Ogni anno diciamo ‘speriamo sia l’ultimo così’ e invece! – spiega Mario Rampello della Cisl Scuola – la situazione più complicata è nella scuola primaria, speriamo ora di arrivare al 14 settembre con la presenza di tutti i docenti nominati. Il rischio è quello di partire con lezioni a distanza per alcune classi. Crediamo che molte cose si sarebbero dovute affrontare prima”.

Anche per questo le organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams prenderanno parte alla manifestazione indetta dal Comitato “Priorità alla scuola” che si terrà sabato 26 settembre a Roma, “per riaffermare – spiegano – il ruolo centrale e prioritario della scuola e della conoscenza come condizione di crescita del Paese e per denunciare ritardi e incertezze che accompagnano l’avvio dell’anno scolastico, rischiando di comprometterne la riapertura in presenza e in sicurezza, obiettivo principale dell’azione sindacale condotta nella prolungata fase di emergenza”.