Dadati: “La politica non è per sempre”

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Fabio Dadati

L’impegno in Fiera Milano? “E’ il mio lavoro e non ho intenzione di lasciarlo perdere”. Aggiunge: “Se sono consigliere del ministro Matteoli è perché fa parte della mia attività e comunque non prendo un  euro, neppure per i rimborsi. Ogni viaggio a Roma lo pago di tasca mia“. Non è una intervista vera e propria la conversazione a margine del consiglio provinciale con Fabio Dadati,  assessore provinciale nella giunta Nava, consigliere di minoranza al Comune di Lecco, Amministratore Unico di Tl. Ti. Expo spa e consigliere del ministero dei Trasporti e Infrastrutture.

Fabio Dadati

Ma comunque, seppur in via informale, qualche sassolino dalla scarpa il politico se lo toglie, dopo essere stato al centro di contestazioni interne al Pdl, all’indomani dell’ultima tornata elettorale. Come si ricorderà, Dadati è stato protagonista assente di una tesa riunione in seno alla maggioranza provinciale (leggi qui il resoconto), svoltasi a porte chiuse alcuni giorni fa. E’ quel grumo d’incarichi a far storcere il naso a molti, almeno questo è il pomo gettato sul tavolo della discordia che però poggia anche sul mancato sostegno al candidato sindaco di Bellano Cariboni, sulla vicenda della centrale a biomasse di Lierna ed altro ancora.

Un po’ di autocritica e tanti punti fermi. “Non mi va di fare dichiarazioni“, prima di un faccia a faccia di confronto, previsto tra due settimane a data ancora da fissare.”Poi si vedrà” esordisce, mentre il consiglio provinciale sta sobbalzando sulla questione del Casinò di Campione. Ammette che qualche diffetto di comunicazione ci deve pur essere stato con i suoi. “Non ci siamo intesi bene su qualche argomento, un chiarimento va sicuramente fatto, di persona, poi questo clima si stempererà“. E ci tiene a sottolineare l’assenza di un documento che nero su bianco lo sfiduci.
Qualche dimissione in vista? “Diedi la mia disponibilità per l’amministrazione comunale e ora devo del rispetto agli elettori che mi hanno votato. In ogni caso ci sono giovani validissimi dietro di me“.

Insomma se proprio ci sarà da dover fare un passo indietro, s’inizia dal Comune di Lecco. Ma la Fiera di Milano e l’incarico ministeriale non si toccano .”Prima di accettare incarichi pubblici ho sempre lavorato nel privato: sono un commerciale e consulente marketing e continuerò ad esserlo“. Della Fiera Milano tech, di cui è stato presidente, Dadati rivendica il progetto: “Sono stato uno degli artefici della fusione, ho contribuito all’attuale impostazione“. E dunque l’incarico ottenuto, lo considera frutto del proprio impegno professionale. Adesso Dadati è diventato amministratore unico di Tl. Ti. Expo spa.
Non ho nessuna intenzione di lasciare questo ruolo, perché non farò politica per http://www.senato.it/leg/15/Immagini/Senatori/00001526.jpgsempre“. Ecco che lo sguardo si altera per un momento, un guizzo giusto il tempo per affermare: “Quello è il mio lavoro, capisce?”.

Medesima l’antifona a proposito dell’incarico di consigliere del ministro Altero Matteoli per lo sviluppo della comunicazione delle attività del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. “Lavoro“, ribadisce Dadati, non incarico di stampo politico – e per il quale afferma di non essere retribuito.