Dopo le inchieste, la Lega: “Nominare nuovi responsabili sul PGT”

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Giulio De Capitani lega
Giulio De Capitani

LECCO – “Molti cittadini ci chiedono cosa facciamo in Consiglio Comunale, se siamo conniventi e se abbiamo qualcosa da nascondere. Credo che sia ora di fare chiarezza sugli ultimi 40 giorni e di farla qui, in aula”.

La richiesta arriva dal commissario provinciale della Lega Nord, Giulio De Capitani, che lunedì sera è intervenuto in Consiglio comunale tornando a chiedere spiegazioni al sindaco e alla maggioranza riguardo alle inchieste su mafia e tangenti che hanno coinvolto da vicino Palazzo Bovara.

“Vogliamo che venga giustificato quello che emerge virgolettato sui giornali e non accusateci di speculare perché a parti invertite avreste preteso la stessa chiarezza – ha sottolineato De Capitani – Compaiono nomi di persone importanti in questo consiglio, a partire dal sindaco che si è tenuto per sé la delega al PGT. Mi chiedo se, a fronte di questa situazione, non sia giusto essere completamente trasparenti e nominare persone terze che seguano il procedimento. Questo andrebbe a vantaggio degli stessi interessati e creerebbe una situazione più serena rispetto a quella attuale”.

Un’ipotesi che ha trovato d’accordo anche il compagno di partito, Giovanni Colombo: “Ho pensato a lungo sulla possibilità di dimettermi e vi informo che mi sto leggendo tutte le osservazioni al piano di governo, entrerò nel merito di tutte”.

Virginio-brivio
Virginio Brivio

Dopo l’adozione avvenuta a gennaio, per il PGT del Comune di Lecco si era poi aperto il periodo di 60 giorni per permettere ai cittadini di presentare le proprie osservazioni e presto queste osservazioni dovranno essere vagliate ad una ad una dal consiglio comunale.

Nel frattempo però, il piano è finito sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza per l’inchiesta Metastasi, con l’arresto del consigliere comunale Ernesto Palermo, così come alcuni documenti dell’Ufficio Edilizia Privata, dove lavorava il geometra Maurizio Castagna, agli arresti domiciliari accusato di aver richiesto una mazzetta ad un cittadino per agevolare una pratica.

“Il geometra è stato sospeso e il dirigente, l’architetto Pozzi, ha provveduto a riorganizzare l’attività dell’ufficio – ha spiegato il sindaco Virginio Brivio che ha poi replicato – Per il PGT si arriverà ad un momento finale di grande responsabilità da parte del consiglio comunale e non ritengo ci siano elementi tali da rendere necessario un avvicendamento della mia figura e delle altre persone che seguiranno l’iter”.

Al sindaco anche la richiesta del consigliere Sandro Magni di sapere quante volte i finanzieri hanno “visitato” il Comune negli ultimi anni: una volta il GICO di Milano, ha spiegato il primo cittadino, e diverse invece per la Gdf lecchese con l’acquisizione di materiale più cospicua relativa però al periodo di governo della vecchia amministrazione, per un’inchiesta finita poi archiviata.

Stefano Citterio
Stefano Citterio

Una risposta che non ha comunque soddisfatto il consigliere di SEL e FDS.

“Siamo contenti che la magistratura indipendente faccia sue indagini, ma il polverone sta trascinando ingiustamente tanti onesti amministratori in un profondo cono d’ombra – ha denunciato il capogruppo del PD, Stefano Citterio – Ne fa emergere un’immagine della città fatta di interessi personalistici, intrighi e collusioni con gli ‘ndranghetisti. Come gruppo continueremo ad attenerci ai fatti, non possiamo tener conto illazioni giornalistiche, speculazioni politiche e fantasiose ricostruzioni. La volontà ei tanti deve emergere con forza contro la disonestà dei pochi”.