Lecco: il PGT verso l’adozione ma le critiche continuano

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PGT

LECCO – Dopo un iter durato quasi cinque anni e fuori tempo massimo, Lecco si prepara ad adottare il suo Piano di Governo. Inizierà infatti questa sera e con molta probabilità proseguirà anche nella serata di venerdì, la discussione sul PGT che terminerà con il voto in Consiglio Comunale.

Non si tratta comunque dell’ultima tappa: dopo l’adozione, dovranno passare circa 90 giorni per permettere ai cittadini e agli altri enti locali di presentare le proprie osservazioni al piano; osservazioni che dovranno poi essere votate singolarmente nell’aula del Consiglio, per giungere all’approvazione definitiva.

Una strada lunga, lo è ancor di più se pensiamo che la prima documentazione depositata risale al 2008 ai tempi della Giunta Faggi, e il tempo stringe perché la linea da non varcare è quella del 30 giugno 2014, termine ultimo imposto da Regione Lombardia ai Comuni “ritardatari”. Lecco rischia comunque sanzioni dal Pirellone, visto che l’adozione del piano, in discussione stasera, sarebbe dovuta arrivare entro fine 2013.

Detto questo non è che il PGT, dopo la sua travagliata gestazione, abbia finora trovato largo consenso e scrosci d’applausi: una prima sonora bocciatura è infatti giunta dalla Confcommercio che ha parlato di un piano “povero e lacunoso, senza visione e senza slanci” e che, con il disegno di “svuotare il centro” e la “sottovalutazione del drammatico problema dei parcheggi” oltre che “la dimenticanza del porto”, andrebbe a penalizzare gli operatori economici.

Pasquini AntonioQuindi, se il primo segno di disappunto è giunto al di fuori di Palazzo Bovara, figuriamoci all’interno perché le opposizioni non hanno intenzione di mancare al proprio dovere: “Il nostro è un giudizio fortemente critico – fa sapere il capogruppo della Lega Nord, Cinzia Bettega – non è quello che i cittadini aspettavano e non da risposte alle esigenze della città. La nostra non è solo una critica politica ma anche tecnica al piano e stasera ne spiegheremo le ragioni”.

Dal Nuovo Centrodestra, Antonio Pasquini parla di un PGT “grigio” che “rispecchia questa amministrazione”:

Non ci sono delle scelte politiche, non si vedono né la visione né gli obbiettivi che, secondo il sindaco, dovrebbero caratterizzare questo documento – spiega il consigliere – Quando noi parliamo di visione e obbiettivi intendiamo il porto o l’area della piccola; non si può continuare a parlare di sviluppo turistico senza il porto e non si può non trovare una sistema pubblica diversa all’area oggi occupata dal mercato. E’ un piano che non capisce i bisogni della città. Oggi, poi, ci troviamo ad essere l’unico capoluogo a non aver adottato il piano e vien da chiedersi quanto ci stia costando questo ritardo”.