Maxi bolletta dell’acqua all’ex canile, l’Amministrazione: “Verifiche per rivalerci su Ats”

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L'ingresso del 'vecchio' canile di via Rosmini, chiuso da anni

In consiglio comunale due delibere sui debiti fuori bilancio

Le opposizioni: “Sprechi e mancanze inaccettabili”

LECCO – Il debito fuori bilancio da oltre 65 mila euro per uno spreco d’acqua – dettato da una perdita occulta all’ex canile di via Fra Galdino – arriva nella seduta di consiglio comunale a Lecco per l’approvazione, ma per l’Amministrazione il passo successivo è approfondire se davvero il pagamento della maxi bolletta sia di competenza di Palazzo Bovara o se ci si potrà rivalere sull’Ats.

A inquadrare la vicenda, aggiungendo dettagli rispetto a quanto emerso in sede di  commissione è l’assessore alle Manutenzioni, Maria Sacchi: “L’area dell’ex canile ad oggi prevede, a seguito di un comodato d’uso gratuito stipulato nel 2019-2020 tra il Comune e l’Ats, la presenza di un fabbricato ambulatorio-ufficio ad uso veterinario. Nel documento del comodato d’uso ci sono due articoli: ‘Sono a carico del comodatario tutte le spese di gestione del complesso immobiliare, energia elettrica, tassa rifiuti e le spese per il mantenimento’; ‘le utenze verranno volturate a nome del comodatario a propria cura e spese e dovranno essere intestate tutte le eventuali nuove utenze’ “. Accordi che, a quanto emerge fino ad ora, non sarebbero stati rispettati.

Fra le ultime due bollette dell’acqua recapitate a Palazzo Bovara per la struttura intercorrono cinque anni: “Al canile il contatore era all’interno dell’area, gli operatori di Lario Reti Holding dovevano chiedere a qualcuno di poter accedere – continua l’assessore Sacchi -. La lettura è stata effettuata a febbraio 2017 in cui è stato rilevato un consumo pari a circa 51 mila metri cubi d’acqua e poi il 24 novembre 2022, in cui si è registrato il consumo di 206 mila e 420 metri cubi”.

Il contatore, non appena individuata e sistemata la perdita occulta, è stato cambiato e installato all’esterno: “Gli operatori non necessitano più di entrare nell’area – spiega Sacchi – un tecnico del comune andrà comunque mensilmente a effettuare la lettura. Si prenderanno poi azioni in merito al fatto che dobbiamo pagare questi 65.720,57 euro perchè l’allaccio è intestato ancora al Comune e Ats non ha ottemperato agli obblighi del comodato d’uso. Inoltre, dal sopralluogo dei tecnici comunali, è emerso che Ats all’interno dell’ex canile ha un proprio contatorino dell’acqua”.

Il voto per il riconoscimento del debito fuori bilancio è finito con 18 pareri favorevoli, 11 contrari, 3 astenuti. Con la maggioranza compatta schierata a favore della delibera, ma con le “scuse alla cittadinanza a cui abbiamo tolto 65 mila euro e 206 metri cubi d’acqua” del consigliere Casto Pattarini (Pd). “Parliamo da tempo di spreco d’acqua come un bene straordinario – interviene il consigliere Alberto Anghileri (Con la Sinistra cambia Lecco) – vorrei venissero fatte tutte le verifiche necessarie per chiarire la situazione”.

Mentre le minoranze si sono schierate contro o si sono astenute. Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) sposta il piano della discussione: “Avete perso almeno 15 persone ai lavori pubblici, vuol dire che non sta funzionando qualcosa – obietta – non si può andare avanti così, c’è la necessità di riadeguare l’organico. Oggi è una perdita d’acqua di cui nessuno si accorge, domani potrà essere un appalto, una dimenticanza. Non si può avere un’emorragia di personale e non sostituirla”.  Stefano Parolari della Lega aggiunge: “Secondo me bisogna approfondire un’istruttoria. La lettura del contatore è stata omessa per 2.109 giorni. Andiamo a vedere il regolamento di Lario Reti Holding che gestisce un servizio pubblico: quante letture è tenuto a fare? o chi ha impedito le letture? Se Ats avesse ottemperato al comodato la pistola fumante sarebbe nelle sue mani”. “E’ uno spreco oggettivo, la questione non è solo per la delibera di una spesa fuori bilancio, ma il fatto che cose come questa avvengano anche da parte di società nostre partecipate – dice Filippo Boscagli, di Fratelli d’Italia -. Ci sono una serie di mancanze esplose in un caso inaccettabile”.

“Sarà mio interesse verificare dal 1983 al 2023 come sono state disciplinate le utenze nei comodati d’uso con l’Ats – risponde l’assessore Sacchi -. Ho attivato tutte le funzioni di controllo, è mio interesse sapere delle volture, anche degli anni passati. Il fatto di riconoscere il debito fuori bilancio ci permette di attivare legalmente azioni di rivalsa verso Ats“.

Bolletta dell’elettricità non prevista all’Ostello della Gioventù

Il punto successivo all’ordine del giorno è un altro debito fuori bilancio. A illustrarlo è il sindaco Mauro Gattinoni: “Si tratta di riconoscere un debito di 12 mila 576,57 euro per la fornitura di energia elettrica all’Ostello della gioventù – spiega -. 5.380,08 euro verranno rimborsati dal gestore Ristogest che nel frattempo è subentrato. La natura del debito è la mancata comunicazione di attivazione della fornitura. Avevamo chiesto un preventivo alla società, non ci è stato mandato, ma Enel ha attivato la fornitura”.

“Faremo un libro sui debiti fuori bilancio dell’Amministrazione Gattinoni – interviene il consigliere Parolari, della Lega -. E’ un disastro, non c’è ordine nel fare le cose. Qualcuno prima di arrivare a 12 mila euro di bolletta in questo Comune doveva accorgersi di cosa stava succedendo”. Mentre Lorella Cesana, di Lecco Merità di più – Lecco ideale aggiunge: “Non mi è chiaro perché le due situazioni, ex canile e Ostello, vengano gestite in due modi diversi. Ristogest rimborserà le fatture, non capisco perché lo stesso discorso non sia stato fatto con Ats”.

Con 17 voti favorevoli la delibera del debito fuori bilancio è stata approvata.