Airuno, Milani traccia il bilancio del mandato: “Cinque anni di bufere e soddisfazioni”

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Partecipata l’assemblea pubblica indetta da Milani per tracciare il bilancio del primo mandato

Non sono mancate polemiche e frecciatine sui temi caldi: dalla palestra al centro di raccolta rifiuti passando per l’uscita dalla maggioranza di quattro consiglieri

AIRUNO – “Sono stati anni di tante bufere e soddisfazioni”. Con queste parole il sindaco Alessandro Milani ha dato il benvenuto venerdì scorso alle tante persone accorse in sala consiliare per ascoltare il bilancio dei cinque anni di amministrazione.

Un appuntamento importante, promosso a ridosso dell’entrata nel vivo della campagna elettorale per le prossime elezioni dell’8 e 9 giugno, che ha voluto rappresentare un momento di incontro e di confronto con la popolazione. Al tavolo dei relatori, insieme al sindaco Alessandro Milani, la vice Adriana Rossi e l’assessore Claudio Rossi. Assente, per motivi di salute, Enrico Riva, l’unico consigliere di maggioranza sopravvissuto allo “strappo” avvenuto più di un anno fa all’interno di CambiAmo Airuno Aizurro con l’uscita dal gruppo di quattro consiglieri (Cinzia Soldi, Simone Tavola, Bruno Ferrario e Donatella Balasso).

Un argomento, quest’ultimo, che non è passato sottotraccia, fin dalle prime parole del sindaco che, dopo aver evidenziato le difficoltà dovute all’epidemia da Covid e al turn over del personale, ha evidenziato come la divisione all’interno della maggioranza non ha permesso all’amministrazione comunale di portare a termine “progetti emblematici inseriti nel programma elettorale del 2019. Con grande senso di responsabilità non abbiamo mollato anche se il dispiacere è stato grande. L’alternativa sarebbe stata far commissariare il Comune provocando un danno enorme per l’intera comunità”.

Una puntualizzazione ripresa anche dalla vicesindaco Rossi che, nell’elencare gli interventi realizzati, ponendo l’accento sulle tasse non aumentate, ha voluto sottolineare di non aver “cambiato direzione in corso”.

Tra il pubblico anche Antonio Conrater, seniores di Forza Italia ed ex sindaco di Cernusco Lombardone

Milani ha poi voluto mettere i puntini sulle “i” su un altro argomento molto discusso in paese, ovvero quello della sicurezza con riferimento al servizio di polizia locale: “Dal 2020 effettuiamo i pattugliamenti serali aderendo, dal 2021, a stazioni sicure. Quanto alla gestione associata (il riferimento è a Olgiate, Calco e Brivio uniti in un corpo intercomunale, ndr), non ci siamo voluti isolare, anzi. Abbiamo sempre collaborato con gli altri Comuni e i numeri ci confortano nella decisione presa. Il consorzio tra i tre Comuni porta ad avere 8 agenti per 16mila abitanti circa, noi che abbiamo 2.800 residenti ne abbiamo due in servizio. Senza dimenticare lo sportello per i cittadini che nei tre Comuni associati è aperto solo due ore a settimana per ogni paese. Venivamo da un’esperienza con Imbersago in cui non si vedevano mai i vigili girare in paese. Ora va decisamente meglio”.

E’ toccato invece a Claudio Rossi il compito di rendicontare sulle opere pubbliche realizzate parlando, tre le altre cose, delle asfaltature, dei lavori di messa in sicurezza e adeguamento strutturale e impiantistico della scuola dell’infanzia, della posa della fibra, del progetto e della realizzazione del parco Anita e della sistemazione delle aree sorgenti e degli alvei del Tolsera e del Valcamoggia, oltre ai parcheggi in via Postale Vecchia, al parco skyfitness e al marciapiede per Prada.

Una disanima, completata da uno sguardo su quanto svolto in termini di servizi sociali e all’istruzione, terminata con una domanda “Abbiamo realizzato tutto? No, ma non abbiamo più potuto” che ha riportato la discussione sull’argomento di partenza, ovvero la mancanza di una maggioranza in consiglio comunale dopo l’uscita dei quattro consiglieri dissidenti. “Avevamo tre progetti fondamentali che sono rimasti fermi – ha chiosato Rossi -. Il centro di raccolta rifiuti lo considero quasi una sconfitta personale perché sarebbe stato qualcosa di funzionale, realizzato a costo zero. Abbiamo avuto l’occasione della rigenerazione urbana per il Municipio, ma non abbiamo perso il treno perché qualcuno non ha capito che non si trattava di un semplice abbellimento estetico, ma della sistemazione dell’edificio dal punto di vista sismico. E’ un vero peccato”.

Un riferimento, l’ennesimo ai consiglieri di Al Centro, che ha provocato le prime domande delle persone sedute tra il pubblico, che hanno chiesto conto dei motivi della diaspora. “Era una rottura che si sarebbe potuta ricomporre a un tavolo, ma i miei appelli sono rimasti solo sulla carta” ha evidenziato il sindaco, aggiungendo come dal sondaggio effettuato in paese sia emersa come la palestra non rappresenti la priorità per gli airunesi (“é il terza, quarta posizione a differenza dei temi della sanità e della salute che sono visti come prioritari”).

Ed è proprio la palestra che ha acceso gli interventi più pungenti del pubblico (con un cittadino che è sbottato dicendo: “Fa niente quindi se paghiamo per mandare i nostri figli in palestra a Calco”) tanto che il sindaco ha dovuto prendere in mano più volte la campanella per richiamare all’ordine la sala.

A prendere parola, con un lungo discorso, Angelo Tavola che dopo aver riconosciuto il lavoro svolto dall’amministrazione, ha subito chiesto conto delle intenzioni dell’amministrazione comunale sull’area Petrol Dragon: “E’ un’area che è stata bonificata e andrebbe restituita all’intera comunità. Ora è abbandonata e anche il progetto della palestra è stato accantonato”. Tavola ha poi chiesto lumi sull’avvio del percorso di redazione della variante al Pgt, domandando se ci fosse un collegamento con l’idea di spostare la palestra in un luogo diverso rispetto all’area ex Petrol Dragon e chiedendo quindi se all’origine della rottura con i quattro consiglieri vi fosse anche la variante al Pgt.

A rispondere l’assessore Rossi che ha precisato come l’iter formale di variante al Pgt inizierà solo dopo le elezioni: “Abbiamo chiesto ai cittadini di fornire suggerimenti prima di iniziare l’iter in modo da ascoltare le loro esigenze in modo da poterne tener conto nella fase di valutazione e impostazione del Pgt stesso e del documento di Piano”.
Dalla palestra si è poi tornati al tema del centro di raccolta rifiuti con l’intervento di Matteo Tavola: “Vorrei capire qual è il vantaggio competitivo di avere un centro di raccolta rifiuti in paese. Nella vostra narrazione è mancato il riferimento all’assemblea in cui la cittadinanza si era espressa contro il progetto del centro di raccolta rifiuti. Avete cambiato idea sul Plis e sul Parco del Curone, perché su questo no?”. Compatta la Giunta ha ribadito l’intenzione di realizzare una discarica in paese sostenendo la non convenienza del contratto stipulato con il Comune di Brivio.

Donatella Balasso

Un lungo botta e risposta che ha acceso il clima in sala, portando Davide Spreafico, segretario della sezione Lega di Brivio e Airuno, a esclamare: “Ascoltato questo resoconto, mi sento di dire che Lega vi appoggerà alle prossime elezioni. Mi spiace per i vostri ex consiglieri…”, subito ribattezzati compagni, strizzando l’occhio all’apparentamento con il gruppo di centro sinistra. E’ stato a questo punto che ha preso parola la consigliera Donatella Balasso, seduta tra il pubblico: “Sono stata zitta finora, ma di fronte ai continui riferimenti all’uscita dei consiglieri di cui faccio parte anche io, voglio precisare che i motivi della spaccatura non sono quelli usciti questa sera. Ci sono cose molto più a monte. Bisogna sempre ascoltare due campane. Non è questa l’occasione giusta per parlarne. Venitecelo a chiedere” ha concluso lasciando la sala e concludendo, con l’uscita di scena, anche la serata.