Buco di Retesalute, il Comune di Sirtori si rivolge alla Procura

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Il sindaco di Sirtori Davide Maggioni

 

La Giunta ha anche deciso di costituirsi come parte lesa nel caso la questione assumesse un risvolto penale

Il sindaco Maggioni: “Un atto dovuto. Così come il blocco del versamento della quota 2021 in attesa che venga fatta luce sulla situazione”

 

SIRTORI – “E’ un semplice atto dovuto che nulla cambia sulla posizione della mia amministrazione nei confronti di Retesalute”. Davide Maggioni, sindaco di Sirtori, nonché presidente della Conferenza dei sindaci del Casatese, commenta così la delibera sulla situazione economico finanziaria dell’azienda speciale partecipata del 14 luglio scorso in cui la Giunta ha deciso di trasmettere alla Procura della Repubblica gli atti riguardanti la situazione economica e finanziaria di Retesalute nonché di costituirsi in giudizio in eventuali procedimenti giudiziari che dovessero venire intrapresi per l’accertamento dei fatti e delle responsabilità del deficit finanziario registrato.

“E’ una delibera che avevo condiviso in precedenza con gli altri sindaci del Casatese e con alcuni del Meratese – commenta il primo cittadino, ricordando come sia dovere di un pubblico ufficiale segnalare agli organi competenti comportamenti o situazioni in cui sia possibile ravvisare un reato –. Siamo il primo Comune ad averla approvata in Giunta e non so se altri lo faranno. A ogni modo è un atto doveroso, con cui anche vogliamo sottolineare di non essere stati assolutamente a conoscenza, in precedenza, di questa situazione finanziaria debitoria”.

Già il Consiglio di amministrazione si era mosso, nelle scorse settimane, per denunciare il quadro debitorio alla Corte dei Conti e lo stesso revisore dei Conti Stefano Maffi aveva reso noto durante l’assemblea dei soci la volontà di presentare un esposto per chiarire anche di essere venuto a conoscenza della situazione contabile solo negli ultimi tempi. Ora Sirtori ha deciso di inviare in Procura a Lecco copia delle relazioni allegate alla convocazione dell’assemblea dei soci del 1° giugno a firma dell’avvocato Francesco Ferrari e dei dottori Giuseppe Munafò e Cesare D’Attilio, nonché copia della segnalazione fatta dal consiglio di amministrazione dell’azienda alla Procura regionale presso la Corte dei Conti (sezione Controllo per la Lombardia) oltre a ogni altro documento ritenuto utile.

“Questa delibera nasce dall’unica ratio di tutelare il Comune partendo dall’assunto di essere venuti a conoscenza di questo buco da quasi 4 milioni di euro solo negli ultimi mesi. Non tocca a me dire se ci sono stati comportamenti illeciti, ma proprio per questo dichiariamo fin da ora la volontà di costituirci in giudizio, come parte lesa, qualora la vicenda dovesse assumere dei risvolti penali. Non solo. Sempre in quest’ottica va letta la volontà di formulare l’atto di indirizzo al responsabile del servizio amministrativo economico di non provvedere al versamento, salvo indicazione differente, dell’ultima quota relativa all’aumento di capitale deliberata in consiglio comunale il 22 gennaio 2019.

“Siamo in regola con il versamento relativo al 2019 e al 2020. Chiediamo di non procedere in automatico con il 2021 proprio per via della particolare situazione riscontrata nell’azienda speciale”. Una scelta forte, dettata dall’unica volontà di tutelare il Comune: “La nostra posizione non si è discostata dal documento di intenti sottoscritto alcune settimane fa. Siamo convinti che il delicato e strategico settore dei servizi sociali vada affidata a un’azienda pubblica. Che sia Retesalute, grazie al ripianamento delle perdite, oppure una nuova Retesalute, saranno i tecnici a dirlo. Gli incontri tra il consulente Munafò e i segretari comunali si stanno susseguendo. Per noi la domanda resta non se andare avanti, ma come farlo”.

Quanto alla sua assenza il giorno dell’ormai famosa riunione di Giunta del 14 luglio, Maggioni conclude sorridendo: “Avrò perso due giunte in tutto il mandato e una è stata questa, ma solo per una casaulità. E’ ovvio che questo documento è stato da me visto e sottoscritto altrimenti saremmo qui a parlare di un cambio di Giunta”.