Caso Italcementi, nuova interrogazione: “Avviata la sperimentazione dell’utilizzo del Css”

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Interrogazione in Consiglio provinciale di Giovanni Ghislandi dei Civici

Ieri, lunedì 15 aprile, è iniziata la sperimentazione dell’utilizzo del Css, combustibile derivato dai rifiuti, nel cementificio di Calusco

IMBERSAGO – Aggiornare sugli sviluppi della situazione alla luce dell’avvio, avvenuto ieri, lunedì 15 aprile, della sperimentazione dell’utilizzo del Css, combustibile derivato dai rifiuti, all’interno del cementificio di Calusco. A presentare un’interrogazione, rimarcando l’iter autorizzativo concluso da poco e i dubbi e le perplessità manifestate in più occasioni dai sindaci dei Comuni della cintura intorno (Calusco escluso), è Giovanni Ghislandi, consigliere provinciale del gruppo dei Civici.

Giovanni Ghislandi
Giovanni Ghislandi

L’ex sindaco di Imbersago ricapitola la situazione, sottolineando come sia arrivata a fine marzo la comunicazione da parte di Heidelberg Materials Italia Cementi relativa all’inizio dell’attività di sperimentazione a partire dal 15 aprile 2024 specificando “l’utilizzo da parte della ditta nell’impianto esistente il solo Css, Combustibile Derivato da Rifiuti – CDR – EER 191210 , con un tasso di sostituzione in calore medio previsto nel periodo di sperimentazione del 30 ±5%”.

Nella nota, viene altresì comunicato che la sperimentazione durerà quattro settimane, annunciando “la futura convocazione di una prima riunione del tavolo di lavoro per la condivisione delle informazioni e la formulazione di osservazioni e proposte” a conclusione di questa prima fase.

Ricordando l’impegno del consiglio provinciale di Lecco e dei Comuni di Cornate d’Adda, Imbersago, Merate, Paderno d’Adda, Robbiate, Solza e Verderio, con capofila il Comune di Robbiate, sottoscrittori, insieme al Parco Adda Nord di un protocollo d’intesa finalizzato a verificare e meglio comprendere i contenuti del progetto, diventato operativo lunedì 15 aprile, che prevede di aumentare l’utilizzo di CSS da 30.000 a 110.000 tonnellate all’anno, Ghislandi chiede lumi sull’avvio della sperimentazione attuata dal cementificio al di là dell’Adda, in modo da poter informare il Consiglio e i cittadini.

Sulla vicenda pende tra l’altro il ricorso al Tar per la Lombardia, sezione staccata di Brescia, presentato dagli enti uniti nel Protocollo d’intesa, per chiedere l’annullamento delle determinazioni dirigenziali con cui la Provincia di Bergamo ha autorizzato l’avvio della sperimentazione.