Olgiate, diritto alla salute: banchetto e volantinaggio con il Pd

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volantinaggio Pd Olgiate Molgora

L’iniziativa si è tenuta ieri, giovedì, davanti alla casa della comunità di via Aldo Moro

Presente anche Brando Benifei, capodelegazione Pd al Parlamento europeo

OLGIATE – Banchetto e volantinaggio ieri, giovedì, da parte degli attivisti del Pd sul tema del diritto alla salute in Lombardia. L’iniziativa, a cui ha preso parte anche Brando Benifei, capodelegazione Pd al Parlamento Europeo,  è stata promossa davanti alla casa della comunità di via Aldo Moro nel giorno in cui a Olgiate si tiene anche il mercato settimanale per incontrare così la cittadinanza e raccogliere istanze e preoccupazioni alla luce anche delle ultime notizie che vedono l’imminente chiusura del punto nascite dell’ospedale San Leopoldo Mandic.

Una questione, quella delle difficoltà registrate all’interno del presidio sanitario meratese, che rispecchia anche le sempre crescenti fatiche del sistema sanitario pubblico a rispettare le tempistiche per l’erogazione di visite e controlli. Lo ribadisce il segretario provinciale Manuel Tropenscovino: “Sono sempre di più le persone che incontriamo che ci esprimono preoccupazione per non riuscire a curarsi nei tempi adeguati senza dover ricorrere a spese continue, e va sempre peggio. Questa mobilitazione vuole riportare l’attenzione su uno dei temi più critici nella nostra regione, ovvero quello della sanità pubblica. È notizia di questi giorni la chiusura definitiva del reparto di psichiatria e del punto nascite dell’Ospedale Mandic di Merate. Cosa succederà nel 2025? Il Mandic è stato valutato dall’azienda ospedaliera di Lecco come non strategico. Ma i pazienti sono dei consumatori? Numeri su fatture? O persone con un diritto alla salute tutelato dalla Costituzione Italiana? Noi vogliamo restituire ai pazienti la dignità che si meritano, tutti, anche quelli che non possono permettersi cure a pagamento”.

Gli fa eco il consigliere regionale Dem Gian Mario Fragomeli: “A breve presenterò il rendiconto di questo primo anno di consigliatura. Nel frattempo proseguono gli incontri sul territorio. Noi non demordiamo e alcuni risultati siamo riusciti comunque a ottenerli: penso al parziale cambio di passo che chiedevamo a Bertolaso sui medici di base, così come quella sullo psicologo di base. Il lavoro da fare è ancora molto in Lombardia, continueremo a contrastare la privatizzazione senza limiti della sanità e chiederemo sempre più investimenti per la prevenzione e i servizi territoriali di qualità per i cittadini/e lombarde”.