“Salviamo l’ospedale di Merate”: con il Pd una petizione e un flash mob

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Alcuni esponenti del tavolo della sanità del Meratese

La raccolta firme ha raggiunto più di 200 sottoscrizioni in meno di due ore

Fragomeli e Salvioni: “Bisogna bloccare l’emorragia di personale. Non crediamo più alle favole di Favini: serve un vero piano di rilancio”

MERATE – Più di duecento firme in poco meno di due ore dalla pubblicazione del testo online. Sta rimbalzando di chat in chat, raccogliendo una sottoscrizione dopo l’altra, la petizione #salviamo l’ospedale di Merate lanciata dal Pd di Merate e di Lecco insieme al tavolo della sanità per provare ad arrestare l’emorragia di personale medico e infermieristico che sta colpendo l’Asst di Lecco e in particolar modo l’ospedale di Merate dove in meno di una settimana si sono registrate tre dimissioni di camici bianchi (due primari, Tiziana dell’Anna di Ginecologia e Antonio Rocca di Ortopedia e uno stimato gastroenterologo, Luca Pastore).

“I fatti degli ultimi giorni sono gravissimi e ci raccontano del brutto clima che si respira all’interno del Mandic, presidio che non vede attualmente una prospettiva” ha evidenziato il consigliere regionale dem Gian Mario Fragomeli facendo il punto questa mattina, giovedì, sulle iniziative che il Pd ha messo e intende mettere in campo per difendere l’ospedale di Merate, coinvolgendo in questa “battaglia” l’intera cittadinanza.

“Purtroppo con questa direzione generale i passi verso lo smantellamento del presidio hanno subito una drastica accelerazione e proprio per questo ho presentato un question time chiedendo una risposta urgente all’assessore alla sanità Guido Bertolaso. Non ho chiesto il commissariamento dell’Asst Lecco perché non avrebbe avuto senso visto che tra due mesi dovranno essere ridisegnate le nomine dei direttori generali. Ho chiesto però un cambio di gestione strategica aziendale”.

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Fragomeli ha poi bollato come “favole a cui non si può più credere” le parole con cui il dg Paolo Favini, anche di fronte ai sindaci del Meratese e del Casatese, ha parlato di un rilancio del presidio con la valorizzazione delle eccellenze. “Quest’ultime non si costruiscono sulle macerie. Per questo è necessario salvaguardare l’ospedale di Merate e lo facciamo con un appello rivolto a tutta la cittadinanza”.

La raccolta firme, pubblicata su Change.org, sarà affiancata da altre iniziative: sabato 14 ottobre verrà promosso un flash mob in piazza a Merate mentre verrà redatta una mozione per la difesa del Mandic da condividere in tutti i consigli comunali del Meratese e del Casatese.

“Dobbiamo muoverci per salvare il prezioso e inestimabile capitale umano del Mandic” ha aggiunto Franco Tortorella, responsabile per il Pd Merate del tavolo della sanità, ricordando la non felice situazione del presidio di via Cerri dove la Psichiatria è chiusa da anni e il Pronto Soccorso è ormai affidato a gettonisti. “Si sono dimessi dei primari e questo vuol dire perdere anche chi organizza un reparto. Si è dimessa anche la dirigente del Sitra, che coordinava infermieri, tecnici e riabilitatori e manca un vero piano di rilancio, più volte promesso ma mai effettuato”. In questo senso Tortorella ha speso parole di affetto e di riconoscenza per chi “resiste”, lavorando con meno personale, in situazioni sempre di fatto emergenziali, dovute alla carenza di organico.

Una disamina a cui Mattia Salvioni, riconfermato segretario del Pd Merate, ha aggiunto delle considerazioni di carattere più politico, ricordando la sensibilità, già dal 2017 con l’allora consigliere regionale Raffaele Straniero, al tema del Mandic. “Come partito siamo da sempre attenti alla questione. Una vicinanza che ha subito un corposo cambio di passo da alcuni mesi a questa parte con la nascita del tavolo permanente sulla sanità e con la proposta di iniziative, come il sondaggio #la salute per tutti, per coinvolgere la cittadinanza. Crediamo che sia fondamentale che ora i cittadini facciano sentire la propria voce sottoscrivendo la petizione e partecipando al flash mob”.

Infine, Milva Caglio, candidata per Sinistra Italiana alle scorse elezioni regionali, ha espresso la propria vicinanza all’iniziativa: “Condivido il lavoro promosso e proposto. Dobbiamo mobilitarci tutti per salvare il nostro ospedale”.

All’incontro di presentazione delle iniziative messe in campo per provare a salvare l’ospedale di Merate hanno preso parte anche i consiglieri comunali di minoranza di Cambia Merate Aldo Castelli e Patrizia Riva, Giliola Sironi e Luigi Conti.