Moschea: è scontro. Crimella: “Non si neghi tout court”

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Crimella - De Capitani

LECCO – Ha creato grande dibattito il progetto di realizzazione di una moschea moderna a Lecco e come prevedibile la politica lecchese si è spaccata sulla delicata questione.

In ogni caso la parola spetterà alla Giunta comunale che nel PGT prossimo al varo potrà decidere se inserire o no la localizzazione di un nuovo luogo di culto in città e dare quindi risposta alle richieste della comunità islamica.

Nel frattempo è il neo segretario provinciale del Pd, Fausto Crimella, a delineare quella che potrebbe essere una linea di indirizzo politico per i compagni di partito che governano il capoluogo:

“Il PGT di Lecco riguarda la città di Lecco e questo è un problema della città – spiega – Non siamo assolutamente contrari alla realizzazione di una moschea, purché avvenga nel rispetto della legalità e della legge. Credo che un partito democratico debba dare la possibilità a tutti di poter professare il proprio credo, senza però dover fare piaceri a nessuno: se non sarà il luogo scelto dal centro Assalam se ne troverà un altro più consono. L’importante è che non ci sia una negazione tout court”.

Una risposta analoga è giunta da Appello per Lecco, per voce del consigliere Alberto Invernizzi: “Personalmente non sono contrario, ma l’area di Chiuso appare come non adatta ad ospitare un luogo di culto. Si dovrà vedere nel PGT; se c’è un progetto di questo tipo e loro vogliono andare avanti potrebbe esserci il tempo per trovare di comune accordo una zona idonea”.

Di tutt’altro parere sono invece partiti come la Lega Nord, Fratelli d’Italia e il Nuovo Centro Destra che si preparano a dare battaglia:

Centro Assalam“Tra poche settimane, dopo tre anni di attesa, l’Amministrazione Comunale di sinistra presenta il Piano di Governo del territorio di Lecco – ha sottolineato il coordinatore del Carroccio lecchese, il consigliere Giulio De CapitaniVediamo se il sindaco che ha tolto i cartelli Lecch perchè ‘marchiavano’ la città, favorirà invece la compatibilità della eventuale ‘moschea più bella della Lombardia’, come la definisce il coordinatore dell’associazione ‘culturale’, al quale l’immodestia evidentemente non fa difetto. Vigileremo assieme a tutti i cittadini che vorranno farlo”.

C’è chi, come il consigliere Antonio Pasquini, ha lanciato un invito all’assessore Martino Mazzoleni affinché “chiarisca subito la posizione della giunta in merito. Per quanto mi concerne – ha sottolineato Pasquini – sono assolutamente contrario” .

Fratelli d’Italia, invece, ha già lanciato una raccolta firme contro il progetto della moschea e sabato organizzerà un gazebo: “Questo proprio non lo possiamo tollerare. La libertà ed il diritto alla professione della propria religione devono valere per tutti, musulmani compresi e sarebbe bello funzionasse così anche nei paesi islamici – ha denunciato il consigliere GiacomoZamperini – Qui, però, si sta lanciando un’OPA alle nostre radici più profonde, cercando di ridicolizzare la nostra comune identità! Difendiamo il loro diritto di pregare, non il loro desiderio di colonizzare!”