Rifondazione: “Giù le mani da Linee Lecco”

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“Giù le mani da “Linee Lecco” e dal trasporto pubblico anche dopo l’improvvido appalto che ha permesso l’assegnazione ai privati dei posteggi, che precedentemente rimpinguavano le casse pubbliche della nostra azienda trasporti – duro l’intervento della Segreteria di Rifondazione Comunista che prosegue – Così una parte di utili importanti andranno ai privati, anziché ai cittadini lecchesi. E mentre è stata messa in un cassonetto la volontà degli elettori che poco più di dieci giorni fa hanno detto basta alle privatizzazioni dei servizi pubblici e la Giunta Regionale approvava una proposta di legge sul trasporto pubblico locale, che fra le altre criticità ha abolito il bacino dei trasporti pubblici locali di Lecco, accorpandolo con quello di Sondrio, si è andati ad indebolire economicamente Linee Lecco (sic)”.

Una situazione che non piace a rifondazione che seccamente prosegue: “Così non va! Noi che siamo stati fortemente oppositori negli anni passati, quando la provincia di Lecco voleva cedere le quote pubbliche della società trasporti SPT (Azienda Pubblica Trasporti di Como, di cui la provincia è socia e il sindaco Virginio Brivio lo sa bene) lo siamo ancor più oggi, rafforzati anche dal netto e forte risultato elettorale dei referendum nazionali e di quello da noi organizzato settimana scorsa, che, seppur limitato, ha fatto registrare una forte contrarietà dei cittadini lecchesi alla possibilità di cedere ai privati anche quote di capitale di Linee Lecco”.

Quindi per fugare ogni dubbio in merito all’alleanza in Consiglio comunale, Rifondazione conclude: “Come già detto con chiarezza, per togliere ogni dubbio e malafede agli sporcaccioni che cercano di stigmatizzare questa nostra presa di posizione come frattura profonda e presa di distanza dalla Giunta di cui facciamo parte, ribadiamo, seppur con un po’ di amaro in bocca, che noi siamo leali sostenitori del programma sottoscritto e continueremo ad impegnarci lealmente per tener alti i sogni, le emozioni e le speranze dei cittadini, che nel programma hanno creduto e vogliono, come noi, che sia realizzato”.