Dall’idea ai fatti: Cortenova e Primaluna verso la fusione in un unico Comune

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Sergio Galperti Mauro Artusi
I sindaci di Cortenova e Primaluna, Sergio Galperti e Mauro Artusi

Scelta storica per le due municipalità e per l’intera Valsassina

Il sindaco di Cortenova, Sergio Galperti: “La procedura prevede un Referendum. Condivideremo tutto con la cittadinanza, ma sono convinto che il futuro vada in questa direzione”

CORTENOVA / PRIMALUNA – Cortenova e Primaluna si fonderanno in un unico comune. Un passo storico per le rispettive municipalità, un passio storico per tutta la Valsassina, che segna molto probabilmente la strada verso un unico comune di centro valle.

Correva l’anno 2016 quando proprio dal nostro giornale lanciammo l’idea provocatoria, battezzata “88 – 10”, immaginando la fusione degli allora 88 Comuni della Provincia di Lecco per arrivare ad averne 10. Contattammo tutti i sindaci, chiedendo loro dire se erano o meno favorevoli alla fusione con altri comuni vicini e di esprimersi in merito. Ne emerse un quadro interessante che vi riproponiamo di seguito con un link all”Approfondimento di allora realizzato da Lecconotizie.

Per la Valsassina, inclusa l’Alta Valsassina con i comuni di Pagnona e Premana (geograficamente in Valvarrone), ci furono solo due sindaci contrari e furono: Matteo Manzoni di Crandola e Andrea Ferrari di Barzio. Per il resto furono tutti favorevoli all’idea di fondere i comuni con l’obiettivo di razionalizzare energie, ridurre costi e migliorare i servizi.

Antesignani di questa scelta sono stati i comuni di Tremenico, Introzzo Vestreno che si sono uniti nel Comune di Valvarrone. Così hanno fatto Bellano e Vendrogno con quest’ultimo che si è integrato al comune lacustre, mentre in Brianza, le municipalità di Perego e Rovagnate si sono uniti nel Comune de La Valletta Brianza; mentre Verderio Superiore e Verderio Inferiore hanno dato vita al comune di Verderio.

Lo spazio – tempo non è più quello di decenni fa, il “mondo” è diventato più piccolo, grazie a strade, mezzi, una mobilità decisamente più veloce dal carretto col mulo del secolo scorso, la tecnologia, poi la digitalizzazione che negli ultimi tre decenni ci ha fatto mettere il piede sull’acceleratore in modo impensabile. E in un’epoca di cambiamenti servono inevitabilmente risposte nuove.

La notizia che i sindaci di Primaluna, Mauro Artusi e di Cortenova, Sergio Galperti, hanno dato, annunciando la volontà condivisa di fondere le due municipalità in una sola, è il segno dei tempi, fors’anche un po’ tardivo, ma pur sempre lungimirante, rispetto al “passo” del mondo che cambia.

“I comuni di Cortenova e Primaluna, dopo opportuni incontri congiunti tra le rispettive compagini consigliari – hanno comunicato i due primi cittadini – hanno deciso di approfondire l’opportunità di giungere ad una fusione tra i due Comuni nella convinzione che tale importante passo potrà portare a notevoli benefici per entrambi. Per tale motivo, come previsto dalla vigente normativa regionale, nelle prossime settimane verrà predisposto un apposito progetto di fusione nel quale verranno evidenziati in maniera oggettiva i vantaggi e le eventuali criticità. Tale progetto sarà sottoposto poi ai rispettivi consigli comunali e successivamente presentato alla popolazione e a tutte le parti sociali ed economiche per le opportune osservazioni e valutazioni. Nella consapevolezza che tale traguardo si debba raggiungere solo con un pieno confronto con le rispettive comunità, ci auguriamo una forte partecipazione di tutti i cittadini”.

Nel merito della questione entra il sindaco Galperti, che abbiamo raggiunto telefonicamente: “E’ un pensiero nato anni fa e sono fermamente convinto che il futuro vada in questa direzione per migliorare soprattutto i servizi ai cittadini. Con la fusione non si deve temere di perdere l’entità territoriale. Primaluna resterà Primaluna, con le sue frazioni, così come per Cortenova. L’entità di ogni borgo rimarrà tale e non potrà essere altrimenti. Si tratta solo di un passaggio per unire le forze dal punto di vista amministrativo, i tempi sono sempre più difficili per i piccoli comuni e questa è una grande opportunità che può portare grandi vantaggi”.

Poi il primo cittadino di Cortenova aggiunge: “Condivideremo tutto con la popolazione, terremo degli incontri per illustrare la procedura, per raccogliere consigli e perplessità e per essere il più trasparenti ed esplicativi possibile con i nostri abitanti. La procedura prevede un referendum proprio perché siano i cittadini a decidere. I tempi ora sono maturi. Le amministrazioni e i consiglieri di Cortenova e Primaluna sono unanimi e convinti che sia la strada giusta”.

Dovuto e doveroso un passaggio in previsione delle prossime elezioni Amministrative in programma per la Primavera del 2024 dove entrambe i Comuni andranno al voto disgiunti, forse per l’ultima volta.

“Correremo ancora divisi e in caso di esito positivo del referendum per la fusione, che verrà fatto sia a Cortenova che a Primaluna, ci vorranno ancora due anni per concludere la fusione. Iniziamo noi, perché comunque siamo due paesi abbastanza omogenei per conformità territoriale e necessità. Siamo contigui, abbiamo due distretti industriali e molti punti in comune dal punto di vista dei bisogni. L’obiettivo è allargare l’accorpamento e nella mia visione, individuo tre macro aree in Valsassina: Centro, Alta e Altopiano”.

Resta aperta la questione del nome da conferire al nuovo comune, questione indubbiamente curiosa, sulla quale il sindaco Galperti chiarisce: “Proprio per non intaccare le identità dei due paesi o portare a disuguaglianze, cercheremo un terzo nome neutro”. Guardando in futuro ancor più lontano è auspicabile che nasca un comune della Valsassina che indubbiamente potrà conferire ancor più solidità identitaria e un’immagine ancor più forte di un territorio operoso e altrettanto meraviglioso.