Allevamenti e salute: i risultati di un anno di controlli dell’ATS Brianza

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LECCO – Il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ATS della Brianza, rende noto il bilancio annuale dela propria attività, volta ad assicurare la sanità animale e caratterizzata in interventi di prevenzione, di monitoraggio, di controllo e di eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali, in particolare le zoonosi, tramite i piani di bonifica sanitaria degli allevamenti, i piani di monitoraggio delle malattie infettive e diffusive, la gestione delle anagrafi zootecniche e canina.

“L’attività – spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ATS della Brianza, Fabrizio Galbiati – ha consentito di assicurare il mantenimento dell’attuale stato di indennità del Territorio nei confronti delle principali malattie degli animali, garantire la salvaguardia degli allevamenti e della fauna selvatica, al fine di tutelare la salute pubblica, consentendo la libera circolazione degli animali e dei loro prodotti e tutelarne la produttività e il mantenimento della biodiversità. Il mantenimento delle condizioni di igiene e sicurezza degli alimenti di origine animale, attraverso l’attuazione del controllo ufficiale di processo e di prodotto delle filiere agroalimentari, ha garantito la qualità e la sicurezza dei prodotti sia destinati al consumo locale sia all’esportazione a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese del settore alimentare del nostro territorio”.

Nel 2016 sono stati effettuati 27698 prelievi di sangue e altri campioni per l’attività di controllo. Sono stati effettuati 960 controlli sul Benessere degli animali allevati, Farmacosorveglianza veterinaria, Alimentazione degli animali, Sottoprodotti e prodotti derivati di origine animale e Riproduzione animale.

Per quanto riguarda il controllo sugli animali macellati, nel corso del 2016 negli impianti di macellazione dell’ATS della Brianza sono stati introdotti i seguenti capi:

 

Le ispezioni in stabilimenti riconosciuti (macelli, salumifici, etc) sono state 816 mentre negli stabilimenti registrati (supermercati, etc) 734. A fronte di tale attività si sono evidenziate rispettivamente 264 e 388 non conformità.
Le attività di prelievo e analisi nel settore degli alimenti di origine animale (BSE,Scrapie,Esami trichinoscopici,Radioattività,etc) sono state 15655 e sono state riscontrate solamente 2 positività.

Nella tabella seguente sono indicati il numero di certificati e dichiarazioni rilasciate per l’esportazione diretta o indiretta di prodotti di origine animale verso Paesi Terzi e il quantitativo di prodotti certificati:

 

L’industria alimentare lattiero casearia territoriale è caratterizzata da aziende di media e piccola dimensione, micro caseifici con vendita diretta ai consumatori, e presenza nella zona montana di Lecco, di 30 caseifici in alpeggio dei quali 18 con riconoscimento comunitario. Sono presenti 5 stabilimenti con dimensioni di rilevanza Nazionale. Nel territorio di Monza sono 32 gli allevamenti di bovine da latte e 3 gli allevamenti di caprini da latte. Nel Lecchese sono 108 allevamenti di bovine da latte e 9 allevamenti di caprini da latte.

 

Per il settore degli animali d’affezione è operativa l’anagrafe degli animali d’affezione regionale (AAA), ovvero il sistema informativo che permette la registrazione obbligatoria dei cani, solo per l’espatrio di gatti e furetti, che viene implementata dai Dipartimenti di prevenzione veterinari delle ATS, dai medici veterinari liberi professionisti accreditati e dai Comuni. Di seguito le attività relative effettuate nell’anno 2016

 

La gestione delle colonie feline viene effettuata con la collaborazione delle associazioni di volontariato e dei comuni, finalizzata alla sterilizzazione chirurgica degli animali, al fine del contenimento delle nascite e la riduzione dei problemi sanitari correlati a una eccessiva popolazione.

Gli interventi chirurgici di sterilizzazione vengono effettuati in tutti gli ambulatori dell’ATS; l’attività viene svolta in stretta collaborazione con le associazioni protezionistiche o direttamente con i privati cittadini.