Il dott. Millul è il nuovo direttore sanitario dell’Airoldi e Muzzi

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Il dott. Andrea Millul
Il dott. Andrea Millul

LECCO – Dopo il congedo per pensione del dott. Ivan Villa, ha preso servizio nelle scorse settimane presso gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco il nuovo Direttore Sanitario, dott. Andrea Millul.

Nato a Cecina nel 1971 e residente a Merate, laureatosi nel 1998 in Medicina alla Università Statale di Milano, il dott. Andrea Millul ha in seguito approfondito i propri studi sia in Epidemiologia e Neuroepidemiologia, che in Antropologia medica e Cure Palliative. Dal 2003 al 2006 ha svolto la libera professione presso l’Unità Operativa di Neurologia al Presidio di Merate dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, dove già aveva collaborato con una borsa di studio.

Dal 1999 al 2014 è strato inoltre consulente scientifico e docente presso il laboratorio di malattie neurologiche dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche IRCCS “Mario Negri” di Miano. È stato anche membro del direttivo e docente nei corsi di introduzione alla Evidence Based Medicine all’Associazione Italiana di Neuroepidemiologia di Milano (dal 1999 al 2014) e dal 2015 è membro del comitato scientifico e docente all’Hospice “Il Nespolo” di Airuno.

Dal 2010 Responsabile dei degenti geriatrici e dell’unità ad alta intensità di cura (SLA) alla RSA “Villa dei Cedri” di Merate, incarico che continuerà a svolgere, è stato fino a fine 2016 Direttore sanitario della RSA (126 posti letto) e dell’Assistenza Domiciliare Integrata della Casa di Riposo di Monticello Brianza.

“Raccolgo un’eredità impegnativa dal dott. Ivan Villa, che ha diretto gli Istituti Airoldi e Muzzi per ben trent’anni, ottenendo risultati importanti sotto il profilo sanitario. – afferma il nuovo Direttore Sanitario degli Istituti – Ho infatti trovato una struttura organizzata all’avanguardia, capace di erogare prestazioni di qualità riconosciuta. Il mio compito sarà quello di essere all’altezza degli obiettivi che mi sono stati assegnati dal Consiglio di amministrazione, implementando ulteriormente il lavoro di equipe multidisciplinare, a fronte di una sempre maggiore fragilità degli anziani che entrano nella nostra struttura e della gestione del fine vita”.